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Pubblicato il 02/11/2016 18:06

Sciarra (Ance): non scarichiamo responsabilità sui costruttori

Sono frutto di uno scaricabarile le accuse dirette e indirette che in queste ore si susseguono contro i costruttori. Una tecnica che scagiona tutti e che travolge a valle chi lavora sul campo contro tutte le difficoltà con le quali il pubblico riesce a far diventare impossibile qualsiasi attività di impresa". A dirlo il presidente Ance Pescara, Marco Sciarra. "Parlano tutti -sostiene- di mettere in sicurezza, ma nessuno prefigura gli scenari reali nei quali si va a intervenire su casette di malta e pietra: con un terremoto 7 (in generale e per semplificare) il miglioramento antisismico non basta. Se vogliamo case sicure al 100% le dobbiamo rifare da capo. Questa è la verità ma nessuno la vuole dire perché è complicata". "Vanno stabiliti -suggerisce Sciarra- gli obiettivi e cercate le soluzioni, che siano innovative, futuribili, creative e intelligenti come l'ingegneria italiana è in grado di fare, organizzando e raccogliendo intorno a sé la sinergia delle competenze internazionali. Trovare una soluzione per l'Italia e in Italia ci riposizionerebbe nel ruolo della centralità delle costruzioni riconnettendo l'Italia all'immaginario mondiale di Giotto, Michelangelo, Raffaello e Leonardo. Tradotto, significa business a tutti i livelli".

"Il patrimonio edilizio italiano -ammette- è vetusto, in gran parte da abbattere, è così composto: oltre il 60% degli edifici, cioè circa 7 milioni, risale a prima del 1971, per cui non risponde alla normativa antisismica entrata in vigore nel 1974, e 1 su 10 risale a prima del 1911 (solo in Sicilia ne sono 800 mila). In totale oltre 2,5 milioni di costruzioni risultano in pessimo o mediocre stato di conservazione. "Le aree a elevato rischio sismico -continua- sono circa il 44% della superficie nazionale, interessano il 36% dei comuni (2.893), accolgono 21,8 milioni di persone, cioè il 36% della popolazione, per un totale di 8,6 milioni di famiglie. Eppure, ogni volta che qualcuno di questi edifici crolla la responsabilità è dei costruttori". "Le politiche della casa e dell'urbanistica -rimarca- non le fanno i costruttori ma il governo, nazionale e locale: è qui che si giocano le partite. L'Ance e i costruttori hanno dalla loro parte aver combattuto battaglie come la riqualificazione urbana, poi rigenerazione urbana, quindi la demo-ricostruzione, il rifacimento delle vie di comunicazione, completamente abbandonate e che potrebbero crollare in qualsiasi momento: ne abbiamo steso un elenco più e più volte. Da domani l'Ance PESCARA intensificherà l'attività avviata con la campagna 'Obiettivo comune' e investirà su questa maggiori risorse per essere ancora più presente nell'operatività dei Comuni". 


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