Tarsu aumentata del 52%, Irpef del 33,33%, Imu per la prima casa del 25% e Imu per la seconda di oltre il 40%: la pressione fiscale ha raggiunto a Lanciano livelli insostenibili, dice la Confcommercio, che chiede all'amministrazione comunale la riduzione delle aliquote e un 'segnale concreto di vicinanza a cittadini e imprese'.
Il presidente provinciale di Confcommercio Chieti, Angelo Allegrino, ha scritto al sindaco, Mario Pupillo, e all'assessore alle Attivita' produttive, Pino Valente: 'Questa amministrazione vuole battere ogni record nazionale della pressione fiscale. Si ricorda che il livello nazionale della pressione del fisco e' gia' pari al 55%, con consumi tornati ai livelli del 1998, indietro di 15 anni'.
'Aliquote cosi' alte e una pressione fiscale cosi' forte sono per Confcommercio il colpo definitivo per l'economia cittadina e l'anticamera di una crisi senza vie d'uscita. Iva, Tarsu, Imu, con numerosi aumenti a livello locale e nazionale, rappresentano per il commerciante una stangata letale che costringerà a far chiudere definitivamente numerose attivita' .
Ricorda Allegrino che nei primi tre mesi del 2012 la Camera di Commercio di Chieti ha registrato solo 68 nuove iscrizioni di imprese, accanto a 122 cessazioni 'non d'ufficio'.
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