Le lavoratrici ed i lavoratori della Thales hanno deciso di incrociare le braccia a tempo indeterminato. Infatti, a conclusione di una intensa discussione, sviluppatasi in assemblea sindacale, si e' deciso, di concerto con le organizazioni sindacali e la Rsu di stabilimento, di proclamare uno sciopero di tutte le attivita'. "Detta decisione - afferma il segretario generale della Fiom di Chieti Davide Labbrozzi - segue l'incontro di ieri che ha visto le parti discutere presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Al centro del confronto, come noto, la chiusura del sito produttivo di Chieti Scalo. L'azienda ha confermato la volonta' di dismettere il sito di Chieti per poi trasferire le attivita' inerenti la Difesa presso altri stabilimenti del Gruppo. La delegazione sindacale, ha ribadito la totale contrarieta' a procedere in detta direzione ed oggi, esprime il massimo convincimento nel procedere verso un percorso di lotta che ha ed avra' come unico obiettivo possibile, l'azzeramento del piano industriale attuale. L'Assemblea odierna - prosegue il sindacalista - ha prodotto, infine, la decisione di portare le lavoratrici ed i lavoratori a risiedere presso lo stabilimento che, nei fatti, diviene patrimonio di un ragionamento complessivo. Tutto cio' rappresenta l'idea, da sempre sostenuta, di ruolo sociale d'impresa che ci spinge fino a considerare ogni singolo posto di lavoro un elemento da difendere a tutti i costi. Le Istituzioni, in primis il vice presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, hanno mostrato impegno e determinazione al fine di evitare la chiusura di Chieti, ma l'azienda, affetta da miopia politica, ha deciso di andare dritta per la sua strada. Va inoltre sottolineato - aggiunge il segretario Fiom - che la Thales rappresenta per l'intero territorio l'opportunita' per consentire al sistema industriale di tenere alto il livello della qualita' del lavoro, concetto inteso come capacita' di progettare innovazione, di fare ricerca e di produrre cultura. Nelle prossime ore - fa sapere infine Labbrozzi - chiederemo al vescovo di Chieti di celebrare la Santa Messa Pasquale presso la sala mensa della Thales. Infatti, tutti assieme, i lavoratori Thales trascorreranno le prossime giornate in fabbrica con l'obiettivo di suggellare il legame indissolubile con il posto di lavoro. L'Azienda e' degli uomini e delle donne che l'hanno fatta grande"
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