Presidio di protesta dei lavoratori dello stabilimento Thales contro l'annuncio della proprieta' di cedere un ramo d'azienda ad una newco per meta' della stessa Thales e per meta' della societa' malese Sapura, con 80 dei 100 lavoratori che finirebbero in mobilita'. ''In questo ultimo anno, la Regione e il Comune hanno tentato di fare pressione sui ministeri competenti affinche' un'azienda strategica per il nostro Paese, la Thales, non finisse smantellata e spezzettata", dice il sindaco di CHIETI, Umberto Di Primio che definisce inaccettabile la posizione dell'azienda. "Quello che oggi chiediamo, confidando molto sul lavoro del vice presidente della Giunta regionale Giovanni Lolli, al quale garantisco tutto il mio appoggio per fare pressioni istituzionali sulla stessa azienda e sul Governo ? sottolinea Di Primio - e' che Thales torni sui propri passi e non rinunci al comparto Difesa, proponendo un piano che porti o alla cessione, con continuita' di lavoro per il sito di CHIETI, o ad una rimodulazione dell'attivita' del sito teatino da parte della stessa Thales"
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