Un pacchetto di proposte per alleggerire la pressione fiscale che grava sulle piccole imprese italiane e abruzzesi. Lo ha presentato questa mattina la Cna, illustrando a Pescara i risultati dello studio "Comune che vai tassa che trovi", impietosa analisi di quanto forte sia la stretta fiscale sul mondo dell'artigianato e delle imprese. All'incontro con la stampa, oltre al curatore dell'indagine, ovvero il responsabile nazionale dell'area fiscale della Cna, Claudio Carpentieri, hanno preso parte il presidente regionale della confederazione artigiana, Italo Lupo, e il direttore della Cna pescarese, Carmine Salce. Presenti, inoltre, i sindaci di Montesilvano e Spoltore, Francesco Maragno e Luciano Di Lorito. Nel nutrito pacchetto di proposte messe a punto dalla Cna, spicca la richiesta di introdurre un principio, secondo il quale "chi piu' dichiara meno paga", corredato dalla modifica del regime dei minimi, dalla applicazione delle imposte solo al reddito effettivamente incassato, dalla revisione di alcuni aspetti particolarmente gravosi legati all'introduzione della fatturazione elettronica. Nutrito anche il capitolo legato alla tassazione locale, autentica spina nel fianco del sistema delle imprese. Bersaglio delle richieste di modifica e' soprattutto la temutissima imposta sugli immobili, l'Imu, che secondo la Cna deve poter essere totalmente deducibile dal reddito di impresa e dell'Irap; misura, questa, cui va associata una riduzione del 50% su immobili strumentali destinati alla produzione del reddito dell'impresa.
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