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Pubblicato il 01/10/2015 21:09

Punture da imenotteri, campagna informativa nell'Aquilano

Anche L'Aquila partecipa alla prima edizione della campagna d'informazione "Punto nel Vivo", con l'obiettivo di far conoscere al pubblico l'esistenza, le caratteristiche e le terapie delle reazioni allergiche da punture di imenotteri. Un "ordine", quello degli imenotteri, che comprende oltre 100.000 specie d'insetti, tra i quali, i piu' noti e comuni sono api, vespe e calabroni. "Sono oltre 5 milioni gli italiani che ogni anno vengono punti - dichiara il dott. Francesco Murzilli, responsabile dell'U.O. di Allergologia dell'Ospedale SS. Filippo e Nicola di Avezzano - ma si stima che l''allergia al veleno di Imenotteri possa provocare reazioni locali estese (dal 2,4% al 26%) o reazioni sistemiche piu' o meno gravi (dall'1% al 8,9%) di tipo respiratorio e cardiocircolatorio che si possono complicare fino alla morte: circa 10-20 decessi all'anno accertati in Italia. Le persone che hanno le maggiori probabilita' di contrarre questa allergia sono gli operatori che, per motivi lavorativi, si possono trovare piu' frequentemente in contatto con questi insetti: non solo gli apicoltori, ma anche giardinieri, agricoltori e piu' in generale chi svolge attivita' lavorative in all'aria aperta, in campagna o nei boschi. Tutti questi operatori dovrebbero conoscere questa allergia e sapere come comportarsi in caso di reazione allergica. Va sottolineato che pero' i soggetti in assoluto piu' a rischio sono gli anziani e i cardiopatici perche', in caso di reazioni sistemiche o shock anafilattico, hanno una ridotta capacita' di recupero".

L'iniziativa "Punto nel vivo" e' promossa dai "25 esperti" che fanno riferimento ai principali Centri Allergologici Specializzati nella diagnosi e terapia dell'allergia al veleno di imenotteri, patrocinata da FederAsma e Allergie Onlus - Federazione Italiana Pazienti (www.federasmaeallergie.org) e realizzata con il contributo incondizionato di ALK-Abello' (www.alk-abello.it). Per tutti i mesi estivi verra' diffuso in oltre 150 Pronto Soccorso italiani materiale informativo sulla allergia al veleno di imenotteri, con l'obiettivo di favorire la conoscenza di un idoneo percorso diagnostico e terapeutico, realizzabile attraverso una stretta collaborazione tra personale del Pronto Soccorso e specialista allergologo. "Se consideriamo tutte le reazioni allergiche piu' gravi che arrivano al Pronto Soccorso indipendentemente dalla loro causa - prosegue il Dott. Murzilli - una quota considerevole, che arriva fino al 34%, e' causata dal veleno di imenotteri. Pur non esistendo dati epidemiologi italiani certi, secondo uno studio americano analizzando la tipologia delle reazioni allergiche da punture di imenotteri che richiedono l'accesso al Pronto Soccorso, si ha uno spaccato che vede nell'accesso al Pronto Soccorso circa il 58% delle reazioni locali, il 42% di reazioni sistemiche di cui 18% di grado severo. Con la campagna Punto nel Vivo i pazienti potranno trovare del materiale informativo che sara' disponibile nei prossimi giorni presso i Pronto Soccorso dell'Aquila, Avezzano, Sulmona e Castel di Sangro. La collaborazione con i Pronto Soccorso presenti sul territorio ha l'obiettivo di accrescere la consapevolezza dei cittadini su questa tipologia di allergia e sulle appropriate terapie per i pazienti a rischio. E' importante riconoscere le diverse reazioni. Se, dopo una puntura, si rileva un pomfo (gonfiore) di pochi centimetri e che sparisce nell'arco di poche ore si sta semplicemente sviluppando una reazione normale al veleno dell'imenottero che ci ha punto. Se invece il gonfiore supera i 10 cm di diametro, piu' o meno la dimensione del palmo della mano, e persiste per oltre 24 ore e' consigliabile rivolgersi a un allergologo. Per quanto riguarda le terapie, vogliamo puntare l'attenzione sull'adrenalina autoiniettabile e sull'Immunoterapia specifica. L'adrenalina autoiniettabile e' un presidio salvavita che l'allergico a rischio di reazione sistemica grave deve avere con se', saper usare in caso di reazione anafilattica, cosi' da poter guadagnare il tempo necessario per allertare il pronto intervento ed eseguire, presso le strutture dei Pronto Soccorso, le terapie del caso. L'immunoterapia allergene specifica e' invece la cura per queste allergie che, nell'arco di 3-5 anni, ma gia' dalle prime dosi, e' in grado di modificare la reazione immunitaria allergica, portando i pazienti ad uno stato di desensibilizzazione da ulteriori reazioni allergiche al veleno degli imenotteri". Per le punture da imenotteri questi i consigli degli esperti: 1. Se venite punti da un'ape ricordatevi che il pungiglione e' seghettato e quindi rimane infisso nella sede della puntura. Poiche' nel caso dell'ape al pungiglione resta attaccata la vescicola velenifera, e' opportuno estrarlo nel piu' breve tempo possibile per ridurre la dose di veleno iniettata. A tal fine ci si dovra' aiutare con una punta smussa (anche l'unghia) attuando un movimento dal basso verso l'alto; non andranno utilizzate pinzette o tantomeno afferrare sacca velenifera e pungiglione tra le dita poiche' strizzando il sacco velenifero posto alla base del pungiglione si inietterebbe tutto il veleno contenuto nella stessa. Terminata l'estrazione del pungiglione, applicare del ghiaccio. 2. I fattori che aumentano l'aggressivita' di api, vespe e calabroni sono principalmente: odori intesi (profumi), colori scuri dei vestiti, movimenti bruschi o rumori secchi quando ci ronzano intorno. Va inoltre ricordato che i giorni ventosi ci mettono piu' facilmente a contatto con gli imenotteri perche' vengono abbassati i loro "corridoi di volo". 3. In caso di reazioni che durano piu' di 24 ore e con un diametro superiore a 10 centimetri e' consigliabile una visita allergologica per stabilire se vi e' una reattivita' allergica al veleno di imenotteri. Ricordatevi che e' importante eseguire le prove allergiche non prima di 3-4 settimane dalla reazione stessa, per evitare false negativita'. 4. In caso di reazione anafilattica mantenete la calma e allertate immediatamente il pronto intervento (il 118). Se avete con voi l'adrenalina autoiniettabile utilizzatela seguendo le prescrizioni del vostro medico. 5. Anche chi si sta sottoponendo all'Immunoterapia Specifica per veleno di imenotteri dovrebbe portare con se' l'adrenalina auto iniettabile almeno fino alla prima puntura di imenottero, per essere certi della protezione clinica da parte dell'immunoterapia. 

 

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