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Pubblicato il 22/11/2013 13:01

Cresce l'acquisto di cibo nei discount

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Dal negozio di fiducia all'esercizio commerciale per acquistare prodotti low cost. Tutta colpa della crisi economica che ha portato quasi la meta' degli italiani, il 47%, a puntare su offerte speciali e sconti cambiando cosi' le abitudini di una vita. E' quanto afferma Coldiretti che commenta i dati Istat sul commercio al dettaglio nel mese di settembre che evidenziano il calo nelle vendite in tutte le altre categorie alimentari e non. "Aumentano debolmente - afferma Coldiretti - solo le vendite di cibo low cost nei discount con un incremento dell'1,4% nei primi nove mesi dell'anno e dello 0,8% a settembre rispetto allo scorso anno"

"A fare registrare il tonfo piu' pesante - sottolinea - sono i piccoli negozi che nei primi nove mesi dell'anno scontano un calo record del 3,2% delle vendite. Con il 71% dei consumatori che dichiara di confrontare con piu' attenzione rispetto al passato i prezzi, gli italiani - continua la Coldiretti - sono costretti a trasformarsi in veri 'detective' della spesa: il 62% va a caccia delle offerte speciali e degli sconti, mentre il 42% cerca sempre e comunque i prodotti che costano meno. Mai come nel passato - sottolinea la Coldiretti - fare la spesa e' diventato una sfida alla ricerca della maggiore convenienza che richiede fatica e tempo, portando gli italiani a fare la spola tra diversi negozi per risparmiare. Le difficolta' economiche hanno costretto molti italiani a tagliare la spesa alimentare e a preferire l'acquisto di alimenti piu' economici prodotti spesso a prezzi troppo bassi per essere sinceri, che rischiano di avere un impatto sulla salute. Dietro questi prodotti spesso si nascondono, infatti, ricette modificate, l'uso di ingredienti di minore qualita' o metodi di produzione alternativi ma - denuncia la Coldiretti - possono a volte mascherare anche vere e proprie illegalita', come e' confermato dall'escalation dei sequestri". Infatti, secondo un'indagine Coldiretti/Ixe', "quasi un italiano su cinque (18%) e' stato vittima di frodi alimentari nel 2013 con l'acquisto di cibi fasulli, avariati e alterati con effetti anche sulla salute"

 

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