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Pubblicato il 03/07/2013 21:09

Dall'Unione Europea nuovi criteri per i fondi ai paesi 'virtuosi'

fondi, soldi, unione europea

"La decisione dell'Ue apre nuovi e importanti spiragli. Ora si deve lavorare bene e presto per favorire la crescita e la competitivita' delle imprese. Non puo' esserci solo la strada del rigore. Servono misure efficaci che permettano di riattivare gli investimenti, indispensabili per rimettere in moto l'economia e dare slancio all'intero Paese". Cosi' il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi commenta l'annuncio del presidente della Commissione europea Jose' Manuel Barroso sui nuovi criteri di flessibilita' introdotti da Bruxelles per i paesi "virtuosi" come l'Italia, appena uscita dalla procedura di deficit eccessivo.
"La maggiore flessibilita' di bilancio nel 2014 rappresenta -aggiunge Politi- un premio all'operato del nostro Paese che a costo di duri sacrifici, sostenuti da cittadini e imprese, ha rispettato i vincoli del Patto di stabilita'. Adesso, pero', e' opportuno cambiare marcia e investire piu' risorse per investimenti produttivi e per rilanciare lo sviluppo. Allo stesso tempo e' fondamentale ridurre i pesanti costi che gravano sulle aziende, costrette a muoversi in un contesto di grandi difficolta'".
"Di una svolta in questo senso - rimarca il presidente della Cia - hanno assoluta esigenza l'agricoltura e il sistema agroalimentare. Il settore primario, nonostante la crisi, ha dimostrato in questi ultimi due anni grande vitalita', creando (come segnalato anche dal rapporto Censis che abbiamo presentato alla VII Conferenza economica di Lecce) lavoro e nuova occupazione e incrementando la presenza del 'made in Italy' sui mercati mondiali. Un settore, quindi, in controtendenza che va, tuttavia, sostenuto da precise politiche e soprattutto da interventi che riducano i costi e ridiano fiato agli investimenti. E questo e' ormai un vero imperativo categorico".

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