Al nastro di partenza in Italia la campagna #Salvailsuolo, tesa a contrastare il degrado e lo sfruttamento del suolo. Insieme alla Coldiretti, che ne da' notizia, vi aderiscono associazioni come Acli, Fondo Ambiente Italiano (Fai), Istituto Nazionale di Urbanistica (Inu), Legambiente, Lipu, Slow Food, Wwf. La campagna e' organizzata nell'ambito dell'iniziativa europea "People4soil", promossa da 400 organizzazioni e promotrice di una petizione. L'obiettivo, rileva la Coldiretti, e' raccogliere un milione di firme. Soltanto in Italia, rileva la Coldiretti, "oltre 7 milioni di cittadini si trovano in zone esposte al pericolo di frane e alluvioni che riguardano ben l'88% dei comuni sull'intero territorio nazionale" e in Europa vengono distrutti 100.000 ettari di suolo fertile ogni anno, soffocando sotto il cemento un'area grande come Roma. Si calcola inoltre, prosegue la nota, che negli ultimi dieci anni in Italia frane e inondazioni abbiano provocato all'agricoltura danni per 14 miliardi di euro. "Sul piano strutturale - osserva a Coldiretti - a questa situazione non e' certamente estraneo il fatto che un modello di sviluppo sbagliato in Italia ha tagliato per la cementificazione e l'abbandono del 15% delle campagne e fatto perdere negli ultimi 20 anni 2,15 milioni di ettari di terra coltivata. Ogni giorno - conclude la nota - sparisce terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio (288 ettari) e quella disponibile non riesce piu' ad assorbire adeguatamente la pioggia".
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