Più di sessanta opere per l’icona pop per eccellenza, descritta in ogni sua sfaccettatura. Tutto questo è Inside Marilyn al BR1 Cultural Space di Montesilvano Colle. Cinquanta artisti per il cinquantesimo anniversario dalla scomparsa di Marilyn Monroe, diva il cui mito resiste nel tempo.
L’idea della collettiva è nata a Torino, nella Pow Gallery di Piazza Castello, dai curatori Alessandro Icardi e Giuseppe Iavicoli, ed è diventata una mostra itinerante.
Ad accogliere i visitatori c’è la sagoma originale degli anni Sessanta del film Quando la moglie va in vacanza, che raffigura una Marilyn Monroe sorridente nel suo vestito bianco svolazzante. A fare capolino nella prima parete visibile c’è la serigrafia di Andy Warhol in color fucsia, e molti altri sono gli artisti che raffigurano la diva con tinte accese e brillanti. Le tecniche sono le più disparate: dal tessuto su polistirolo di Stefano Bressani, ai ticket per il parcheggio nella città di Milano di Thomas Bee per passare poi alle parole di Alda Merini, alla tomba di Marilyn riproposta da Angelo Barile e ai decollage di Mimmo Rotella.
Anche l’artista abruzzese, Pep Marchegiani è presente con le sue opere pungenti e ironiche.
“Marilyn era un prodotto cinematografico e le mie rappresentazioni derivano da questo concetto. L’installazione sulla facciata esteriore del BR1 Cultural Space vede la scritta Made in Hollywood, perché io la identifico come un prodotto da vendere che ha avuto una scadenza breve, probabilmente mirata”, spiega Marchegiani.
Le prossime tappe della collettiva saranno Roma, durante il festival del cinema e Bologna mentre è in via di definizione un’ulteriore data in Calabria. “Anche una galleria newyorkese si è mostrata interessata, una struttura nuova gestita da italiani che vogliono esporre solo progetti made in Italy”, spiega Giuseppe Iavicoli, che ha curato la mostra. “Quest’idea nasce da Alessandro Icardi, curatore con cui ho intrapreso questo progetto. Nasce perché quest’anno decorre il cinquantesimo anniversario dalla scomparsa di Marilyn Monroe. Tutti e due avevamo una buona scuderia di artisti disposti a partecipare ad un progetto del genere. Questa ricorrenza era l’occasione buona per poter far interpretare Marilyn anche da chi non l’avesse ancora interpretata. Abbiamo unito le forze tra Torino e Milano e abbiamo poi deciso di far diventare la mostra itinerante e proporla in altre città italiane. Tra le opere abbiamo la classica serigrafia di Warhol, che iconograficamente è quella che conosciamo di più. La tomba di Marilyn, opera di Angelo Barile, ha solo la data di nascita e non quella di morte, proprio a rappresentare l’immortalità di questa donna. Abbiamo fatto scelte per tecniche e per stili e il risultato è una grande varietà di opere. Entro quest’anno chiuderemo il tour e presenteremo un catalogo finale”.
Inside Marilyn sarà visibile fino al 29 settembre, il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 18 alle 21.
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