Si Chiama Eremi Arte - Percorsi tra Arte Natura Spiritualita' ed e' un ambizioso e articolato progetto nato all'interno dell'Accademia di Belle Arti dell'Aquila (Abaq) realizzato con il sostegno della Fondazione Carispaq. Fortemente voluto dalla direzione dell'Istituto, e' stato sviluppato da un gruppo di docenti, in collaborazione con gli enti locali, i Comuni, i Parchi, le Riserve Naturali e le associazioni del territorio interessato. Eremi Arte, che sara' inaugurato il prossimo 30 luglio a Roccamorice presso Santo Spirito a Maiella (ore 18) e chiudera' il 2 ottobre, ha un'idea fondante: mettere in relazione gli antichi eremi d'Abruzzo con la cultura di oggi. "Quell'eredita' - spirituale, storica, identitaria - concretizzata in edifici di prestigio o in semplici grotte - spiega il direttore dell'ABAQ Marco Brandizzi - e' valorizzata dal confronto con le piu' avanzate espressioni dell'arte contemporanea. Con questo progetto l'Accademia da' il via a un percorso che avra' un suo proseguimento anche oltre le date fissate e pensiamo di portarlo avanti per tutto l'anno di studi, cosi' da mantenere alta l'attenzione e il confronto su alcuni temi legati alla spiritualita' e al pensiero filosofico. L'obiettivo del progetto - nella ricorrenza del Giubileo Straordinario della Misericordia e della Perdonanza Celestiniana - e' far comprendere l'importanza della conservazione e della valorizzazione degli eremi e come questi ultimi siano, ancora oggi, parte integrante della cultura delle popolazioni locali, nonche' patrimonio culturale e spirituale a livello globale". Oltre venti artisti di varia provenienza sono stati invitati a interpretare il "contesto eremo". Quindi la natura, gli spazi costruiti, la rete di relazioni, le tradizioni, insomma tutti quegli aspetti che determinano l'unicita' di quei luoghi remoti ed evocativi. Non sono opere convenzionali, manufatti prodotti in atelier e poi trasportati in loco. Agli artisti e' stato richiesto di calarsi nell'atmosfera degli eremi e realizzare appositamente un'opera ispirata a questa esperienza.
Sono, quindi, lavori a carattere temporaneo, ma in alcuni casi anche pensati per rimanere sul posto. Nel pieno rispetto dello spirito dell'iniziativa, ogni opera diventa una sorta di viatico verso una forma di meditazione nata, si', dalle suggestioni del paesaggio, ma aggiornata alle tensioni del mondo di oggi. Ma non solo. Eremi e' anche l'occasione per dimostrare a una platea internazionale il ruolo cardine che l'Accademia aquilana ricopre come piattaforma di produzione, scambio e diffusione di stimoli culturali, perche' questo progetto coinvolge tutte le professionalita', le competenze e le capacita' dei suoi docenti oltre all'entusiasmo e la voglia di fare dei propri studenti. L'idea e' quella di proporsi come un vero "incubatore" di creativita' e conoscenza capace di fare rete, educare e coinvolgere studenti, territorio, studiosi e professionisti esterni. Parte essenziale del progetto, infatti, sara' un simposio internazionale dove filosofi, teologi, artisti e intellettuali saranno chiamati a dare il proprio contributo sul tema cardine dell'intero progetto: la rilettura degli eremi abruzzesi nella contemporaneita'. Gli atti del simposio saranno poi oggetto di una successiva pubblicazione.
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