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Pubblicato il 20/09/2016 20:08

Al museo di Torrevecchia le lettere d'amore dall'Italia

 A partire dal 24 settembre il Museo della Lettera d'Amore di Torrevecchia Teatina, museo unico al mondo, ospitera' incontri con scrittori, artisti, uomini illustri del Paese che doneranno una prestigiosa lettera d'amore al Museo. Si terranno anche mostre, concerti, recital. Il progetto e' curato da Massimo Pamio e Rolando D'Alonzo. Questo il calendario dei primi incontri previsti: 24 settembre ore 17 inaugurazione della mostra di cartoline d'amore. Prima esposizione di una raffinata collezione di cartoline d'amore d'epoca donate da Maria Pia D'Amario, vedova di Renato D'Amario, straordinario collezionista. Nello stesso giorno Deborah D'Agostino, poetessa romana, terra' un recital, introdotto dalle note critiche del prof. Vito Moretti; quindici ottobre ore 17 incontro con lo scrittore Alessio Romano, donazione di una sua lettera d'amore tratta dal romanzo "Solo sigari quando e' festa" pubblicato da Bompiani, presentazione del libro e letture dell'autore, intervistano l'autore le professoresse Barbara Di Paolo e Monica Ferri; Ventidue ottobre ore 17 incontro con Mariagiorgia Ulbar che donera' una sua lettera al Museo, introducono Tonita Di Nisio e Rolando D'Alonzo, arpista: Benedetta De Simone; Ventinove ottobre ore 17 incontro con Maria Grazia Calandrone che donera' al museo una sua lettera d'amore, introduce il prof. Andrea Gialloreto, dell'Universita' "G. D'Annunzio", arpista: Benedetta De Simone. Non tutti lo sanno, ma per quasi 70 anni la cartolina e' stata uno dei mezzi piu' popolari per la comunicazione amorosa. Se nelle lettere d'amore tradizionali potevano scorrere fiumi d'inchiostro, la cartolina disponeva di uno spazio limitato per il testo, per questo le immagini erano importanti. E poi, allora, non tutti sapevano scrivere o esprimersi. A loro ci pensavano le cartoline, in genere prestampate con frasi convenzionali. Le cartoline d'amore - ricordano gli organizzatori dell'evento - conobbero una diffusione vastissima a partire dagli anni '30, giungevano infatti al destinatario, uomo o donna che fosse, dentro una busta chiusa per evitare ogni compromissione o imbarazzo. Si svilupparono soprattutto come messaggi privati tra amanti segreti o ostacolati, il messaggio d'amore doveva rimanere segreto, percio' la trasmissione avveniva di nascosto, mettendo in modo particolare il francobollo o addirittura scrivendo sotto di esso. Per l'epoca erano considerate "ardite", anzi, abbastanza scandalose, ma di sicuro effetto. Il bacio con relativa posa, uno sguardo "assassino", gesti di desiderio appena appena accennati, ma chiarissimi e allusivi, tutto era proibito e considerato "audace"... Durante la prima guerra mondiale, era d'uso che i soldati al fronte si facessero fotografare in divisa, poi affrancavano il loro ritratto, e con qualche pensiero d' amore lo spedivano alla fidanzata.

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