La casistica delle conciliazioni telefoniche è amplissima, non c'è un caso uguale a un altro anche se i problemi da affrontare sono fondamentalmente simili. In questa rubrica, quindi, cerchiamo di evidenziare quelli più comuni in modo da aiutare i lettori a orientarsi in una giungla di offerte e di disservizi.
Una società chiede l'attivazione di una nuova linea fissa con Adsl e con una numerazione mobile in aggiunta per le proprie esigenze.
La compagnia telefonica interpellata riesce a far effettuare la migrazione della numerazione mobile ma la nuova linea Adsl sul fisso non riesce a essere messa in funzione. La società, in realtà, aveva chiesto una nuova numerazione proprio per contare su tempi ridotti di soluzione, altrimenti avrebbe provveduto a chiedere la migrazione della precedente linea fissa (compresa di Adsl perfettamente funzionante). Dopo diversi mesi dalla richiesta, però, le specifiche richieste in fase di contratto non vengono esaudite e la società si è trovata nella impossibilità di utilizzare la linea Adsl, fondamentale per le comunicazioni di lavoro.
Dopo aver tentato, inutilmente, di risolvere i propri disservizi con richieste di intervento alla compagnia telefonica la società si è affidata a un professionista il quale ha avviato la pratica di conciliazione dinanzi a un Corecom.
Di fronte a un conciliatore e a un rappresentante della compagnia telefonica la soluzione ai problemi dell'azienda è stata trovata, anche se sono stati necessari alcuni mesi.
Ecco come si è risolta la controversia: la compagnia telefonica ha dovuto riconoscere i propri errori e ha proposto la risoluzione contrattuale in esenzione spese, lo storno totale delle fatture emesse e di futura emissione, la corresponsione di un indennizzo omnicomprensivo di 400 euro per i disservizi sulla linea Adsl protrattisi per oltre quaranta giorni.
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