"Stiamo riscontrando anche a Pescara questa 'moda' di giovani e giovanissimi, specie nella zona di via Battisti e del mercato coperto del centro citta': cicchetti a go go, senza controllo! Lo fanno soprattutto nelle serate del venerdi' e del sabato sera, per poi non toccare alcol per il resto della settimana. Questo li fa sentire tranquilli, al riparo dai rischi dell'alcol, ma forse questa ubriacatura-astinenza-ubriacatura-astinenza, a ripetizione, e' proprio il comportamento che ha effetti piu' devastanti sulla personalita' e sul cervello" Cosi' Donato Fioriti, Componente della Giunta Nazionale dell'associazione dei consumatori "Contribuenti Italiani" e Presidente per l'Abruzzo. "Sulla base delle segnalazioni che riceviamo - prosegue Fioriti - ci stiamo rendendo conto di un fenomeno in rapida diffusione e colpevolmente sottovalutato. L'abitudine al consumo tende ad avvenire fuori dai pasti, con quantita' eccessive e la concentrazione in una singola occasione. Abbiamo l'impressione che l'aumento considerevole di giovani che consumano vino, birra e amari si riscontri soprattutto nella fascia 16-25 anni, con un incremento costante nel numero delle ragazze". "Al di fuori dei locali, specie nella zona citata, - spiega Fioriti - stazionano con bicchieri di vino o bottiglie di birra in mano molti giovanissimi, che spesso barcollanti ostacolano anche il passaggio dei pedoni sul marciapiede. Dopo le 19 e fino alle due del mattino, la zona e' 'out' per i residenti. Inoltre, alcuni commercianti del rione ci hanno segnalato che molto spesso questi ragazzi entrano nelle stradine laterali per vomitare o urinare, lasciando questi segni inequivocabili anche lungo la centralissima via Battisti". "Da considerare, poi - conclude Fioriti -, che i dati ufficiali sull'alcoolismo sono in grado di rilevare solo chi si avvicina ad una struttura pubblica. Una percentuale bassa rispetto a chi vive il problema. Il problema piu' grande, soprattutto per questi giovani, risiede nel non 'riconoscere' la propria dipendenza dall'alcool. Manca il punto di partenza primo per combattere una malattia con cui poi si dovra' 'fare i conti' per tutta la vita"
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