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Pubblicato il 15/01/2016 21:09

Decreto depenalizzazioni del Governo, ecco cosa non è più reato

Dalla cannabis per uso medico - non rischia piu' ricadute penali chi, autorizzato alla coltivazione per fini terapeutici o di ricerca, viola le prescrizioni - alla guida senza patente, ma non nel caso di recidiva e se si e' causato un incidente. Il decreto depenalizzazioni varato oggi dal Governo abroga una serie di reati finora puniti solo con la multa o l'ammenda (per nessuno di quelli ricompresi nella riforma era previsto il carcere), tra cui anche l'ingiuria, i casi 'lievi' di contrabbando di tabacchi, la falsita' in scrittura privata e quella in foglio firmato in bianco, l'appropriazione di cose smarrite o quella di parti comuni da parte di un comproprietario. La sanzione penale viene sostituita da una sanzione pecuniaria civile e la persona offesa potra' sempre ricorrere al giudice civile per ottenere un risarcimento danni. Restano esclusi dal provvedimento - oltre al reato di immigrazione clandestina che finira' in un intervento organico, come annunciato dal Guardasigilli Andrea Orlando, sul tema migranti - altre fattispecie in materia di ambiente, territorio e paesaggio, alimenti e bevande, salute e sicurezza sul lavoro, sicurezza pubblica, giochi d'azzardo e scommesse, armi ed esplosivi, finanziamento ai partiti, proprieta' intellettuale e industriale

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