La crisi economica è ciò che spaventa gli italiani. E' un italiano su due (55%) a temerne gli effetti mentre mafia (5%), inquinamento (6%), immigrazione (6,9%) e terremoti (7,3%) non figurano piu' tra i principali timori dei nostri connazionali. E' quanto emerge da un sondaggio sulle fobie degli europei condotto in 16 Paesi da GFK-Emer per National Geographic Channel su un campione di 4.903 intervistati. Sono il collasso economico (35,7%) e i problemi del mondo del lavoro (34%) ad apparire le minacce piu' concrete. Senza dimenticare la corruzione politica, indicata da un italiano su quattro (24,3%).
L'indagine - realizzata in occasione del lancio della serie "Gli Apocalittici", in onda su National Geographic Channel (bouquet Sky) dal 24 settembre - disegna una netta linea di demarcazione tra nord e sud dell'Europa. Oltre all'Italia, la paura per la crisi economica riguarda principalmente Spagna (64%), Grecia (57%) e Portogallo (49%). I tedeschi appaiono decisamente meno preoccupati: solo per il 30% degli intervistati la crisi e' importante. E la percentuale scende ulteriormente nei Paesi scandinavi: Finlandia (31%), Danimarca (25%) e Norvegia (24%), dove i maggiori timori riguardano invece la salute. Un dato che accomuna l'Italia al resto dell'Europa e' la sfiducia nei partiti: in caso di disastro naturale o di collasso economico, solo il 2,7% si affiderebbe a loro. Percentuale che in Europa sale leggermente al 3,2%. In Italia, sempre secondo il sondaggio, la fiducia nell'operato della Chiesa si attesta al 13,7% e in quello dell'esercito e delle forze dell'ordine al 24% mentre il 58,7% dei nostri connazionali farebbe affidamento solo sulle proprie forze di fronte ad un evento catastrofico.
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