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Tentano di vendere un appartamento altrui, fratelli arrestati per truffa
Hanno cercato di truffare un commerciante pescarese con la vendita di un appartamento di due ignari cittadini, ma, due fratelli romani, A. P. e P. P., 46 e 48 anni, sono stati smascherati dai carabinieri che li hanno arrestati per i reati di truffa, possesso di documenti di identificazione falsi, falsificazione di certificati e sostituzione di persona. Tutto era iniziato lo scorso 28 settembre, quando il commerciante, alla ricerca di un immobile da acquistare, e' stato contattato telefonicamente da un uomo presentatosi come Luca, che gli aveva riferito di essere il proprietario di un lussuoso appartamento sul Lungomare Colombo da 420 mila euro. Il commerciante si e' mostrato subito interessato alla proposta chiedendo di poter visionare l'immobile, e una volta giunto sul posto e' stato accompagnato da un complice del truffatore che gli ha fatto visitare tutte le stanze, cercando di convincerlo della bonta' dell'affare. L'uomo, soddisfatto, ha ricontattato il suo interlocutore, dicendo di essere interessato all'acquisto, ma chiedendo informazioni, per conto suo, sul proprietario dell'abitazione, ha scoperto che l'appartamento non era intestato all'uomo presentatosi come Luca, ma ad altre persone del tutto ignare dell'accaduto e soprattutto non interessate alla vendita dell'immobile. A quel punto, dopo essere stato ricontattato dai presunti truffatori, ha pero' iniziato a nutrire dubbi sulla vicenda e ha cosi' deciso di rivolgersi ai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pescara che hanno organizzato la 'trappola' per incastrare i falsi venditori: questi ultimi, dopo aver fissato un incontro con il commerciante per la firma del compromesso di vendita dell'immobile per ricevere in cambio un acconto di 15 mila euro, hanno trovato pero' i carabinieri, che un attimo dopo la consumazione del reato sono intervenuti, scoprendo la falsa identita' dei due fratelli e la truffa
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