gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » L'ARIA CHE TIRA » BERLUSCONI - NAPOLITANO, SALE LA TENSIONE VERSO IL QUIRINALE
Pubblicato il 17/12/2013 23:11

Berlusconi - Napolitano, sale la tensione verso il Quirinale

napolitano, berlusconi, quirinale, l'aria che tira

Silvio Berlusconi continua a tenere alto il tiro contro il Quirinale perche' le persone devono sapere che il presidente della Repubblica non esercita un ruolo super partes. L'ex capo del governo che ha trascorso un'altra giornata ad Arcore lo ha ripetuto ai suoi uomini: "Napolitano non e' un arbitro imparziale'' e ''gli italiani devono capire che e' un bolschevico".

Insomma La strategia e' quella di alzare i toni il piu' possibile verificando poi con dei sondaggi commissionati ad hoc il calo di gradimento da parte delle persone nei confronti del Capo dello Stato. Domani il Cavaliere tornera' a Roma per incontrare i parlamentari azzurri e gli eurodeputati. L'occasione e' lo scambio di auguri natalizi ed in molti sono convinti che con l'occasione l'ex premier chiarira' la linea politica. Nel frattempo pero' Berlusconi ufficialmente tace lasciando che sia il vertice azzurro a puntare il dito, con una raffica di dichiarazioni, contro il Quirinale. A sparare ad alzo zero e' uno dei fedelissimi come Sandro Bondi che impunta al Capo dello Stato anche ''la scissione del Pdl'' per fa si' che il governo vada avanti. Che il Colle sia da tempo considerato un ''nemico'' non e' piu' notizia per Forza Italia ma al di la' di tenere alta la tensione nessuno dentro Fi pensa si possa fare altro.

Gli occhi rimangono puntati sul movimento 5 stelle che ha preannunciato di voler andare avanti con l'impeachment contro il presidente della Repubblica. Una strada pero', spiega chi conosce bene il Cavaliere, che Berlusconi non sembra intenzionato a percorrere seriamente. L'ipotesi non convince nessuno dentro Forza Italia ed in molti sono a consigliare prudenza all'ex premier: I numeri non sono a nostro favore - e' uno dei ragionamenti - rischieremmo una pessima figura. A questo si aggiungono poi una serie di altre variabili come l'immagine di essere sempre il partito che va a rincorrere i grillini e, cosa piu' importante, il rischio di mettere in discussione la possibilita' di un accordo con Renzi sulla legge elettorale: come possiamo pretendere che si avvii una trattativa se ci esponiamo cosi' contro il Capo dello Stato. Nel mirino finisce poi anche il governo, il Cavaliere in un collegamento telefonico con gli esponenti azzurri di Como accusa l'esecutivo di ''togliere soldi alla borghesia'' cosi' come la ''sinistra che ha dalla sua parte la magistratura". Rassicura anche i militanti azzurri sul suo futuro: si trovera' un modo per superare il problema della sua incandidabilita'. Poi ribadisce la necessita' di recuperare gli elettori che ''votano Cinque stelle e gli indecisi'' attraverso una ''campagna porta a porta''.

L'umore dell'ex capo del governo e' comunque tendente al nero anche a causa della possibilita' di non poter prendere parte al vertice del Ppe in programma a Bruxelles giovedi' prossimo. E' molto probabile infatti che il tribunale di Milano gli neghi il permesso di andare all'estero, notizia che gli avvocati gli avrebbero preannunciato ieri.

© Riproduzione riservata

Condividi:

Articoli Correlati



Utenti connessi: 2