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Pubblicato il 19/10/2015 22:10

Chiavaroli: ''E' il momento di andare oltre le sigle Ncd-Udc-Ap"

Chiavaroli immagina un "percorso che porti i vari soggetti esistenti verso un soggetto nuovo"

L'obiettivo è andare oltre Ncd-Udc. Cresce in Area popolare, soprattutto tra le file del Nuovo centrodestra, il 'partito' di chi vuole costruire un nuovo soggetto politico di centro, alleato di Matteo Renzi. Ci credono big come Fabrizio Cicchitto, uscito allo scoperto da qualche giorno con interviste calibrate sui giornali ("sciogliamo il nostro partito") e Sergio Pizzolante, da sempre fautore di un'''alleanza strategica con Renzi", che non esclude in un futuro prossimo il coinvolgimento di ''tutte le componenti di centriste'', persino dei verdiniani e dei fittiani. Anche esponenti del calibro di Beatrice Lorenzin o Gioacchino Alfano non nascondono di guardare a un'alleanza con Renzi, in vista delle amministrative di primavera. Angelino Alfano è a un bivio: lasciare le cose come stanno e rimandare ogni decisione alla fine della legislatura o ascoltare i tanti parlamentari a lui fedeli che gli chiedono un cambio di rotta da subito, con l'archiviazinoe del partito. Il leader di Ap, raccontano, condivide l'idea di dar vita a qualcosa di diverso, anche lui immagina una forza autonoma di centro ma non alleata a priori con Renzi. Alfano sta valutando pro e contro e, soprattutto, i tempi di questa prospettiva politica. A frenare, raccontano, ci sarebbe Maurizio Lupi, che continua a vedere di buon occhio un'intesa politica al Nord, in particolare in Lombardia, con il centrodestra: ''Ncd è vivo e vegeto'', taglia corto Lupi. 

Sulla stessa linea di Cicchitto e Pizzolante anche la senatrice Federica Chiavaroli che dice all'Adnkronos: ''E' il momento di andare oltre le sigle Ncd-Udc-Ap. E il nostro gruppo del Nuovo centrodestra può essere il catalizzatore di questo progetto politico. Al Senato -spiega- siamo già andati oltre, aggregando altre forze moderate come gli amici dell'Udc. Ora si tratta di dare vigore e un'anima a questo percorso, soprattutto fuori dal palazzo". Chiavaroli immagina un "percorso che porti i vari soggetti esistenti, Udc, Ncd e Ap, verso un soggetto nuovo. Sono assolutamente d'accordo con Cicchitto. Certamente non vogliamo uscire dalla maggioranza. Basti pensare a questa legge di stabilità che presenta tante delle nostre proposte. Qui si tratta di discutere su come stiamo al governo. Dobbiamo parlare e confrontarci sulla percezione all'esterno del nostro stare al governo. Oggi si ha una sensazione di fibrillazione perenne del nostro gruppo". 

Pizzolante, tra i primi a seguire Alfano dopo la scissione con Forza Italia, non si ritrova nelle due anime del centrodestra, quella nostalgica berlusconiana e l'altra populista di Salvini. E assicura che è il momento di prendere il largo, creando una "grande area liberal-moderata, in stretta collaborazione con Renzi ma non succube" del Pd: ''Tra Fi, la Lega e Grillo c'è una vasta prateria, è il momento di agire. Si tratta del 10-11% dell'elettorato, che votava Fi, crede nelle riforme del governo ma non vuole votare Pd''. Lupi da Milano, a margine di un convegno al Pirellone sulla casa, non vuol sentir parlare di fibrillazioni interne e scioglimento:"In questi ultimi due anni danno Ncd per morto e sepolto, ma Ncd è sano, vivo e vegeto e per questo ci attaccano sempre". 

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