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Pubblicato il 26/01/2014 23:11

De Girolamo si dimette da ministro

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Esplode il caso De Girolamo. Il ministro dell'Agricoltura annuncia a sera le dimissioni dal governo: e il tono e' grave e polemico. "Non posso restare in un governo che non ha difeso la mia onorabilità".

Da Palazzo Chigi al momento nessuna presa di posizione ufficiale. Il premier tace e sta riflettendo sul da farsi. Comunque, e' la considerazione che viene ancora fatta in ambienti della maggioranza, il presidente del Consiglio non si e' mai espresso sulla vicenda De Girolamo, a differenza dei casi che hanno coinvolto Alfano e Cancellieri, blindati da Palazzo Chigi quando se ne chiedevano le dimissioni. Da qui la considerazione che in tutte quelle circostanze in cui non sono state ravvisate questioni di tipo amministrativo o penale, il premier non si e' mai risparmiato nella difesa dei suoi ministri.

Un atteggiamento, si rileva ancora in ambienti parlamentari, che da' il senso dell'isolamento in cui si e' venuto a trovare il ministro delle risorse agricole nel governo. Tanto che un suo collega, compagno di partito, Maurizio Lupi, si e' affrettato a dire: "Perdiamo un ottimo ministro ma guadagniamo una risorsa enorme per il partito". In ogni caso, il premier decidera' le prossime mosse domani. Ed e' tutto da verificare se quanto accaduto oggi significhera' anche una accelerazione del rimpasto.

C'e' anche la strada dell'assunzione provvisoria dell'interim, Piu' complicato sarebbe infatti, per questo tipo di dicastero, distribuire le deleghe tra i vari ministri come accadde per il responsabile dello sport, dopo qualche giorno di riflessione. Resta il fatto che con la discussione della mozione di sfiducia al ministro, ora dimissionario, dietro l'angolo, il delicato equilibrio nella maggioranza non avrebbe retto all'urto di tiri incrociati anche per il malcontento su tutte altre questioni. Nodi esplosi oggi in tutta la loro violenza con lo scontro a tutto campo nella battaglia sulla legge elettorale che, di ora in ora, rischia di trascinare la maggioranza nel caos.

Il contrasto dentro il Pd e il pressing di Angelino Alfano sulle preferenze mettono in fibrillazione la coalizione di governo che ora viene messa sotto tiro anche da Fi. 

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