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Pubblicato il 08/01/2016 09:09

Elezioni, Salvini "salta" l'incontro con Berlusconi

 Nessun bisogno di incontrarsi. Ne e' convinto il leader della Lega Nord Matteo Salvini che di fronte all'impasse del centrodestra prova a dare una sferzata ostentando sicurezza e facendo capire che con Silvio Berlusconi non servono riunioni per scegliere i candidati alle prossime elezioni amministrative: "Ci stiamo ragionando - spiega il leader Lumbard - non e' questione di molto tempo per decidere in tutta Italia". Insomma, nessun nuovo summit all'orizzonte anche se le intenzioni dei tre leader era quella di rivedersi a breve. C'era chi addirittura parlava di un vertice a tre martedi', giorno in cui e' convocato anche il tavolo degli sherpa di Fi, Lega e Fdi chiamato a trovare un'intesa sulle candidature nel resto d'Italia lasciando al Cavaliere e agli altri due alleati il compito di sciogliere i nodi piu' complicati come quelli di Roma e Milano. Nonostante Salvini si mostri sicuro che in brevissimo tempo il centrodestra completera' il puzzle delle candidature, la situazione non e' cosi' semplice. A intrigare la matassa, infatti, non c'e' solo la volonta' del Carroccio di voler far 'pesare' le sue percentuali nei sondaggi, ma anche i malumori di molti azzurri per niente convinti di dover lasciare il ruolo principale ai leghisti. Il risultato delle elezioni di primavera, del resto, incidera' negli equilibri interni alla coalizione e nella scelta della futura leadership. Argomento su cui il leader di Forza Italia dosa ogni parola ben consapevole delle ambizioni dei suoi alleati, Salvini per primo. Nell'immediato, pero', il problema di individuare dei nomi su cui convergere come coalizione non sembra di facile soluzione. Se e' vero, come ormai ripete da tempo Giovanni Toti, che prima di ufficializzare le candidature si attendono le primarie del Partito Democratico, la discesa in campo di Giuseppe Sala a Milano rappresenta un'ulteriore complicazione. Il commissario Expo e' da sempre ben visto dai moderati azzurri tanto che per Vittorio Feltri non ci sono dubbi: "A Milano vincera' Sala". L'ex direttore del Giornale non fa mistero di aver consigliato sia a Paolo Del Debbio che ad Alessandro Sallusti (ancora ufficialmente tra i nomi in corsa) di non puntare alla poltrona di primo cittadino nel capoluogo lombardo. Giudizio severo anche per Berlusconi che secondo Feltri "e' l'unico grandissimo rottamatore. Ha fondato un partito con cui ha vinto molte elezioni, poi e' riuscito a demolire non solo il centrodestra ma anche Forza Italia. E addirittura e' riuscito nella difficilissima impresa di demolire se stesso...".

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