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Pubblicato il 14/02/2016 13:01

"La prescrizione va cambiata al piu' presto"

Lo ha detto il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini

 "La prescrizione va cambiata al piu' presto", gia' "otto mesi fa il Consiglio disse che bisognava fermare l'orologio con la sentenza di primo grado". Lo dice a Repubblica Giovanni Legnini, vicepresidente del Csm, commentando i dati elaborati dal ministero della Giustizia e pubblicati oggi dal quotidiano diretto da Mario Calabresi inerenti il record di processi decaduti per prescrizione: oltre 132mila nel 2014, di cui quasi 82mila caduti prima di arrivare al dibattimento. "Le due cause prevalenti di questa inaccettabile moria, che molto spesso si verifica dopo lo straordinario impegno dei magistrati inquirenti e giudicanti e delle forze dell'ordine, sono note", spiega Legnini. "La prima e' la difficolta' del nostro sistema giudiziario di reggere un carico cosi' elevato di procedimenti. La seconda e' costituita dalle conseguenze della legge ex Cirielli, i cui effetti dannosi si proiettano negli anni". "Eviterei di incamminarmi sul crinale molto rischioso di addebitare la responsabilita' dei processi prescritti ai magistrati. Ho gia' detto quali sono le cause e ne aggiungo una terza, meno manifesta ma piu' insidiosa, e cioe' l'attuale prescrizione e' tale da incentivare le impugnazioni col risultato che si determina un circolo vizioso alimentato dalla pur legittima attivita' dilatoria". La legge del governo in coda al Senato secondo Legnini "va nella direzione giusta e costituisce un indiscutibile avanzamento rispetto alla ex Cirielli, anche se la soluzione per noi preferibile sarebbe quella di fermare il decorso della prescrizione almeno dopo la sentenza di primo grado. In tal senso abbiamo almeno tre autorevoli pronunciamenti: a maggio 2015 il plenum del Csm, e all'apertura dell'anno giudiziario 2016, il primo presidente Canzio e il pg Ciccolo. Naturalmente la riforma andrebbe completata con le necessarie misure organizzative per assicurare il rispetto della ragionevole durata del processo".

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