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HOME » L'ARIA CHE TIRA » OBAMA IN ITALIA
Pubblicato il 28/03/2014 12:12

Obama in Italia

Renzi si e' presentato al presidente degli Stati Uniti Barack Obama, descrivendo, in oltre un'ora di colloquio, le riforme che ha in mente e incassando l'incoraggiamento del presidente Usa ad andare avanti con coraggio. Nell'incontro a Villa Taverna, insieme al segretario di Stato John Kerry e al ministro degli Esteri Federica Mogherini, e' scattata un'intesa tra i due e un'impressione reciproca che sara' facile lavorare insieme. Matteo Renzi non vedeva l'ora di incontrare uno dei suoi miti politici, insieme a Tony Blair e Nelson Mandela. E con la schiettezza che lo contraddistingue non ha celato il suo entusiasmo davanti a Obama: "In Italia in questo momento c'e' una generazione politica che guarda a te come ad un modello", ha detto subito il premier italiano ad un presidente Usa incuriosito dall'energia e dall'entusiasmo del piu' giovane primo ministro europeo. Il faccia a faccia, spiegano ambienti parlamentari, e' stato incentrato soprattutto sulla politica italiana. Obama voleva conoscere le riforme che Renzi ha in testa. E l'ex sindaco ha raccontato la sua "rivoluzione", entrando anche nei particolari sulle riforme istituzionali, sulle misure per la crescita e sul jobs act, chiamato cosi' proprio perche', ha detto, ispirato al piano del capo della Casa Bianca. "Siamo anche vicini a eliminare l'indennita' per 3mila politici", ha aggiunto il leader Pd accennando alla riforma delle province. E spiegando che in Italia e' giunto il momento di chiedere di piu' a chi ha pagato di meno il peso della crisi economica, a partire dalla politica e dai supermanager di Stato. Impegni che Obama, reduce dall'incontro con il Papa e da sempre in prima fila per cercare di ridurre le disuguaglianze, ha apprezzato. Cosi' come ha condiviso la priorita' della crescita come arma per ridurre il debito pubblico. Anche in privato, a quanto si apprende, il numero 1 degli Stati Uniti ha raccontato di aver fatto presente al presidente della commissione Ue Jose' Manuel Barroso che l'Europa deve lavorare per la crescita e per creare posti di lavoro e non solo per l'austerita'. Musica per le orecchie di Renzi che, pero', sa, e ha ribadito, che l'Italia deve tornare ad essere un grande paese e fare la sua strada di riforme per essere credibile nel sostenere la necessita' di una nuova rotta europea. Sulla politica estera, oltre all'assoluta sintonia fra Stati Uniti e Europa sull'Ucraina, il premier italiano ha voluto assicurare un surplus di attenzione del governo italiano sul fronte del mediterraneo, confermando l'impegno nelle missioni all'estero al netto di una revisione delle spese che pero' non intacchera', ha garantito Renzi, la leadership italiana in alcune zone a rischio. "E' andata bene, sono molto contento", confida ai suoi, al termine del faccia a faccia, il premier italiano che forse gia' a giugno, insieme al ministro Mogherini, potrebbe ricambiare la visita a Washington.

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