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Pubblicato il 06/12/2015 09:09

Renzi:Per ogni euro speso in sicurezza, investiamo in cultura

"Ho grande rispetto, stima e amicizia personale per François Hollande. È un uomo molto intelligente, la sua reazione è legittima e comprensibile. Ma lui sta guidando una Francia ferita, che ha bisogno di dare risposte a cominciare dal piano interno. Noi vogliamo allargare la riflessione, lottando contro il terrorismo e domandandoci quale sia il ruolo dell'Europa oggi. Doveroso intensificare la lotta a Daesh, discutiamo del come. E non dimentichiamo che gli attentati sono stati ideati nelle periferie delle città europee: occorre una risposta anche in casa nostra. Ecco perché servono scuole e teatri, non solo bombe e missili. È per questo che per ogni euro speso in sicurezza l'Italia investirà un euro in cultura". Lo ha detto il premier Matteo Renzi in un'intervista a Corriere della Sera

 "Non inseguo i bombardamenti degli altri". Queste le parole del presidente del Consiglio Matteo Renzi che in un'intervista al Corriere della Sera spiega la linea del governo: serve un accordo chiaro su Siria e Libia. "La posizione dell'Italia è chiara e solida. Noi dobbiamo annientare i terroristi, non accontentare i commentatori. E la cosa di cui non abbiamo bisogno è un moltiplicarsi di reazioni spot senza sguardo strategico. Tutto possiamo permetterci tranne che una Libia bis", ha affermato. 

Alle domande: "Non teme che così l'Italia rischia di avere un ruolo marginale nella partita libica?", Renzi precisa: "Se protagonismo significa giocare a rincorrere i bombardamenti altrui, le dico: no grazie. Abbiamo già dato. L'Italia ha utilizzato questa strategia in Libia nel 2011: alla fine cedemmo a malincuore alla posizione di Sarkozy. Quattro anni di guerra civile in Libia dimostrano che non fu una scelta felice. E che oggi c'è bisogno di una strategia diversa". "Sono fiero e orgoglioso dei nostri militari - ha precisato. Ma proprio perché ne stimo la professionalità dico che la guerra è una cosa drammaticamente seria: te la puoi permettere se hai chiaro il dopo. Quando diventi presidente del Consiglio ti guida la responsabilità, non la smania".

"Dopo Natale vogliamo consolidare le banche del credito cooperativo, facendone uno dei gruppi bancari piu' solidi sul modello del Credit Agricole": lo ha annunciato Matteo Renzi in un'intervista al Correre della Sera. Il riferimento del presidente del Consiglio e' all'istituto francese che e' la prima banca mutualistica d'Europa, quindi il modello per il credito cooperativo sarebbe un sistema a rete con a capo una holding partecipata dal basso. Renzi e' tornato a difendere il salvataggio delle quattro banche italiane: "Rivendico con orgoglio l'azione del governo per salvare le banche, i lavoratori e i correntisti senza usare denaro pubblico"

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