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Pubblicato il 25/07/2015 10:10

Renzi: supereremo di nuovo il 40%

Entro l'anno sarà fatta una assemblea dei circoli

"Dobbiamo superare di nuovo il 40% e lo faremo". Cosi' il premier e segretario del Partito democratico, Matteo Renzi, risponde ai lettori nella rubrica de l'Unita' 'Caro segretario'.  "Le piccole scissioni non servono. A nulla e a nessuno", ha aggiunto. "Entro l'anno faremo una grande assemblea dei circoli" del Partito democratico.

Nel primo anno di governo, 2014, "abbiamo gia' aumentato del 7% gli introiti strappati all'evasione". Lo sottolinea il premier e segretario del Pd, Matteo Renzi, su l'Unita'. "Con le nuove tecnologie la nostra battaglia sara' sempre piu' efficace", aggiunge ancora Renzi rispondendo ai lettori


"Il Pd non e' (piu') il partito delle tasse". Lo sottolinea il premier e segretario del Partito democratico, Matteo Renzi, rispondendo ai lettori su l'Unita'. Perche', spiega, "in Italia essere di sinistra significa tagliare le tasse senza tagliare i servizi". Sul fisco Matteo Renzi chiarisce e ribadisce quando detto all'assemblea del partito di Milano: "bisogna abbassare la curva del debito. Non si puo' far pagare sempre alle nuove generazioni. Dobbiamo sbloccare i cantieri. Non basta citare Keynes nei convegni, bisogna che i lavori (pubblici e privati) siano effettuati. Questo aumentera' la crescita. Nel 2014 abbiamo ridotto le tasse a chi guadagna meno di 1.500: gli 80 euro, quasi mille euro all'anno. Nel 2015 abbiamo ridotto il costo del lavoro". Nel 2016 "cancelleremo le tasse sulla prima casa". Nel 2017, prosegue, "ridurremo ancora le tasse sul lavoro (Ires e Irap). E nel 2018 sara' la volta degli scaglioni Irpef". 

"In questo momento la nostra massima attenzione e' rivolta a Taranto e all'Ilva. Sono sicuro che ce la faremo". Lo sottolinea il premier e segretario del Pd, MatteoRenzi, interpellato sulla necessita' di un nuovo piano per il Mezzogiorno. "Piu' che gruppi di lavoro servono progetti concreti da sbloccare - spiega - ieri ad esempio abbiamo siglato un accordo da 500 milioni in sei anni per l'agricoltura soprattutto a Benevento e Caserta". "Non servono troppi gruppi di lavoro, ma decisioni sui singoli investimenti che per troppo tempo sono stati rimandati", spiega ancora al lettore che dalle pagine de l'Unita' sollecita attenzione sulla questione meridionale.

 "La cultura e' la chiave per il nostro futuro". Lo sottolinea il premier e segretario del Pd, Matteo Renzi, rispondendo ai lettori dalle pagine de l'Unita'. Renzi ritorna su quanto accaduto a Pompei con i turisti bloccati davanti agli scavi per una protesta sindacale: il ministro Franceschini "sta facendo un buon lavoro", sottolinea e poi aggiunge: la cultura e' la chiave per il nostro futuro anche per questo "mi viene una rabbia incontenibile quando vedo le scene di ieri a Pompei"

 "Non abbiamo escluso di trovare soluzioni concordate con il sindacato: e' solo che non ci siamo riusciti". Il segretario del Pd e presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, cosi' risponde a chi lo interpella dalle pagine de l'Unita' nella rubrica 'Caro segretario'. "Il tempo dira' se sul jobs act avevamo ragione noi o i sindacati: per adesso registro un aumento di nuovi posti di lavoro e di stabilizzazioni. E ne sono felice", prosegue Renzi che sottolinea: "quando e' possibile noi siamo in prima linea al fianco dei sindacati, come ieri con la risoluzione della vicenda Whirlpool. Ma se su alcune cose non siamo d'accordo non lasciamo a loro il diritto di veto. Se siamo convinti andiamo avanti"

"Troppo spesso - ha spiegato il premier - il nostro Paese si e' bloccato per colpa dei veti". Se la riforma del lavoro fosse arrivata quando l'hanno fatto Germania e Gran Bretagna, con Schroeder e Blair, "saremmo un Paese molto piu' competitivo adesso", osserva ancora Renzi. Invece "abbiamo dovuto aspettare il nostro governo nel 2015. Proprio per questo non abbiamo permesso ai sindacati di bloccare il progetto: era legittimo non pensarla allo stesso modo ma era un dovere per noi decidere e andare avanti". 

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