gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » L'ARIA CHE TIRA » RIFORME COSTITUZIONALI, SONDAGGI POSITIVI PER IL Sì
Pubblicato il 27/04/2016 21:09

Riforme costituzionali, sondaggi positivi per il sì

Se si votasse oggi per il Referendum confermativo sulle riforme costituzionali volute dal Governo Renzi, escludendo astensionisti ed indecisi, il 58% degli italiani direbbe sì alla riforma costituzionale; il 42% voterebbe no. Va aggiunto che il 47%, manifesta oggi l'intenzione di recarsi alle urne, mentre il 40% propende per l'astensione. Il 13% deve ancora pensarci. L'Istituto Demopolis ha analizzato, in esclusiva per Otto e Mezzo (La7), l'opinione dei cittadini sui cambiamenti previsti: il punto centrale della riforma Boschi, il superamento del bicameralismo perfetto, con la sola Camera dei Deputati chiamata a votare la fiducia e la netta riduzione dei poteri del Senato, è visto con favore da quasi 7 cittadini su 10. Contrario in merito si dichiara appena il 23%. Che cosa piace di più agli italiani della riforma? Il punto che, con l'88%, raccoglie il consenso quasi unanime è la riduzione del numero dei senatori da 315 a 100. Piace invece molto di meno che a sedere a Palazzo Madama siano sindaci e soprattutto consiglieri regionali. La composizione del nuovo Senato è condivisa da appena il 25% dei cittadini intervistati dall'Istituto diretto da Pietro Vento. 

Saranno soprattutto due, nella percezione dell'opinione pubblica, gli effetti della riforma. Il 49% immagina una semplificazione dell'iter legislativo, il 60% è convinto che - considerata anche la nuova legge elettorale - crescerà ulteriormente il peso decisionale del Governo: il dato, nella sua duplice accezione, risulta prevalente sia tra i favorevoli, sia tra i contrari alla riforma approvata dal Parlamento. Si rileva dunque, a meno di 6 mesi dall'appuntamento elettorale, un consenso maggioritario sul processo di riforme nel suo complesso: unica vera incognita sul risultato è la politicizzazione dello scontro e l'eventuale polarizzazione sulla figura di Renzi, che caricherebbe il referendum di ottobre di significati decisamente diversi da quelli istituzionali previsti. Sul numero rilevante di astensionisti e indecisi, pesa una limitata conoscenza: il tema non sembra appassionare l'opinione pubblica. Soltanto la metà dei cittadini - in base all'indagine dell'Istituto Demopolis - si dichiara oggi informata sui cambiamenti previsti dalla riforma costituzionale. Il 31% ne ha solo sentito parlare, uno su cinque confessa di non saperne nulla

© Riproduzione riservata

Condividi:



Utenti connessi: 4