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Salvini: Facciamo votare gli italiani domani mattina, sono pronti
No a un governo di scopo, subito una legge elettorale proporzionale alla tedesca che, fanno notare in FI, potrebbe avvantaggiare, con i collegi uninominali, anche la Lega al nord: qualora dovesse vincere il No al referendum il partito azzurro si siederebbe al tavolo per un nuovo sistema di voto "e se non ci sara' Renzi ci sara' comunque il Pd". "Io - la reazione di Salvini - voto con qualsiasi legge elettorale anche domani mattina. Non sono disposto a nulla, non inciucio con nessuno. Facciamo votare gli italiani domani mattina, gli italiani sono pronti". Il Cavaliere per ora e' in campo ma - ribadisce - "decidero' dopo il 4 dicembre se restare in politica" per guidare il centrodestra.
In ogni caso il Cavaliere non fara' le primarie. La premessa e' che dovrebbero essere regolate per legge (ci sono due proposte dem al Senato sul tema), ma in realta' l'ex presidente del Consiglio non ne vuole sapere, "se sono fatte come quelle che hanno portato Renzi alla segreteria del Pd, sarebbero falsate", obietta, "io non ho in mente nessun nome" per un altro leader, "ho in mente me stesso, se ancora restero' in campo". Insomma Salvini e Meloni sono pronti a lanciare le primarie di coalizione il giorno dopo la consultazione ma Forza Italia, in caso di accelerazione, si sottrarra'. Tuttavia da Toti a Romani e Brunetta il tema resta sul tavolo, soprattutto sull'onda di quanto successo in Francia, dove Sarkozy ne ha riconosciuto la validita' e dove hanno partecipato anche ex primi ministri.
Il Cavaliere nel frattempo lancia un nuovo messaggio a Salvini e Meloni: "Fuori dalla coalizione sarebbero inconsistenti, irrilevanti". Ma il leader del Carroccio non arretra: "Non ci sono piu' candidati calati dall'alto o premiership calati dall'alto. Il candidato lo devono scegliere i cittadini", ripete il segretario del Carroccio.
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