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Pubblicato il 14/11/2016 08:08

Scontro tra Lega e Forza Italia

'ira di Matteo Salvini per il tradimento nella giunta di Padova non si ferma a Forza Italia, e alle minacciate conseguenze sui suoi assessori in Regione. Il segretario del Carroccio lancia un warning a tutti gli alleati nelle amministrazioni in Veneto, mettendo nel mirino anche Venezia. Per un caso diverso pero': il Si' promesso dal sindaco civico Luigi Brugnaro alla riforma costituzionale del Governo Renzi. "Ne parlero' con i veneti in settimana - dice Salvini in un'intervista -, ma il mio pensiero e' che se il sindaco Brugnaro dice che la riforma costituzionale fa schifo ma vota si', beh allora lo faccia senza la Lega".

"Paura non ne ho, mi pare evidente - aggiunge - Mi spiacerebbe che le cose venissero complicate dalla partigianeria partitica. Io sono un uomo libero". Del resto, neppure il segretario veneto del Carroccio, Toni Da Re, aveva inserito Venezia tra i Comuni che dovevano temere conseguenze per il tradimento di Forza Italia a Massimo Bitonci. A Venezia Lega e Fi "stanno assieme", aveva detto Da Re, riconoscendo a Brugnaro e alla sua civica un ruolo di autonomia. Anche se i rapporti non sono cosi' buoni; specie da quando il sindaco ha lasciato in mezzo al guado i leghisti con il progetto dell'ennesimo (sarebbe il quinto) referendum per la separazione Venezia-Mestre, che cozzerebbe con la citta' metropolitana. A giugno il Consiglio comunale aveva detto un chiaro 'no' al parere chiesto dalla Regione sul progetto. Ma nell'agenda leghista il caso piu' urgente e' Padova, dopo lo 'sfratto' da Palazzo Moroni dato a Bitonci dai due consiglieri di Fi dimessisi con altri 15 componenti dell'assemblea. Salvini rilancia la candidatura del suo 'delfino', ed esclude che i compagni di viaggio siano ancora di Forza Italia. "Bitonci si ricandidera' senza questi - spiega - Tradire il voto e' cosa squallida, con certa gente non vogliamo avere a che fare". E ricorda che "in primavera si vota a Verona, a Belluno, a Thiene, in altre realta'. E certe persone e' bene eliminarle da subito. La giunta Zaia sta lavorando bene, ma Fi deve controllare i suoi. Per quanto mi riguarda, se il segretario del Veneto mi dira' che anche in Regione bisogna far chiarezza, io rispetterei la sua scelta". Intanto in Forza Italia c'e' chi, come la vice sindaco di Padova Eleonora Mosco, ha le idee chiare su chi ha ordito l'agguato a Bitonci. "E' stata una congiura di palazzo - denuncia - architettata da un'unica persona, il coordinatore regionale Marco Marin che per interessi personali si e' spinto a accordi con il Pd. Si e' messa in atto una folle strategia, ma da una parte minoritaria di Fi e a mia insaputa".

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