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Pubblicato il 18/05/2016 10:10

Via libera alla flessibilità per 14 miliardi

"Impegni chiari e credibili" sugli obiettivi di consolidamento per il 2017 in cambio della flessibilita' dei conti del 2016. Questo il senso del patto tra Bruxelles e Roma contenuto in una lettera che i commissari europei Valdis Dombrovskis (Euro) e Pierre Moscovici (Affari economici) hanno indirizzato al ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. Alla vigilia della presentazione delle raccomandazioni specifiche per Paese, attese per domani, Roma incassa quindi l'ok alla flessibilita' che si aspettava, e porta a casa uno 'sconto' sulla correzione di bilancio di circa 14 miliardi di euro. Per il premier, Matteo Renzi, la concessione dell'Europa e' "meno di quanto avrei voluto, non e' la soluzione di tutti i mali, ma e' un fatto importante ed e' un successo per l'intero Paese. E' un principio". Secondo Renzi, "bisogna affermare l'idea che non si debba vivere di paura e di preoccupazione soltanto, ma si debba avere il coraggio di agire" La Ue dunque e' pronta a riconoscere una 'flessibilita' condizionata' al nostro Paese e sottolinea che "nessun altro Stato membro ha mai richiesto ne' ricevuto niente che si avvicini a questo ammontare di flessibilita' senza precedenti". Spese potenzialmente impattanti su deficit e debito nazionali non verranno calcolate a patto di "sforzi ulteriori" di aggiustamento, dicono i commissari che prendono nota dell'impegno dell'Italia di raggiungere un rapporto deficit/Pil all'1,8% nel 2017. Tuttavia, aggiungono, "in termini strutturali un Paese nella posizione ciclica dell'Italia e con un debito pubblico superiore al 60% del prodotto interno lordo dovrebbe fare uno sforzo fiscale maggiore dello 0,5% ogni anno". Per Dombrovskis e Moscovici "in principio dovrebbe essere questo lo sforzo fiscale dell'Italia, maggiore dello  0,5% nel 2017 e nel 2018". In cambio l'esecutivo comunitario e' pronto a concedere molto. "E' nelle intenzioni" dei due commissari chiedere al resto del collegio di accordare "la piena flessibilita' dello 0,5%" di Pil (circa 8,2 miliardi di euro) per le riforme strutturali e 'scontare' un ulteriore 0,25% (circa 4 miliardi) per le spese a bilancio per gli investimenti. E' inoltre intenzione proporre ulteriore flessibilita' per lo 0,04% del Pil (circa 700 milioni) per le spese eccezionali legate alla crisi migratoria, e dello lo 0,06% del Pil (circa 950 milioni) per gli interventi in chiave anti-terrorismo. Pero' "la nostra valutazione attuale e' di un deficit dello 0,1% negli sforzi fiscali previsti per il 2017", scrivono Dombrovskis e Moscovici, sottolineando che per il collegio tutto "e' fondamentale che l'Italia agisca in modo che questo gap non si materializzi e che il bilancio del 2017 sia pienamente conforme alle disposizioni del patto di stabilita' e crescita".

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