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Pubblicato il 27/11/2015 22:10

Vicari: non cambia la strategia energetica nazionale

Nessuna revisione della Strategia energetica nazionale, nessuna moratoria sulle concessioni per l'estrazione degli idrocarburi, nessuna revisione dello Sblocca Italia. È questa, in sintesi, la risposta fornita dalla sottosegretaria dello Sviluppo economico Simona Vicari, in aula alla Camera, alla interpellanza urgente del Pd, a prima firma Alessandro Bratti e firmata da altri 36 deputati democratici. Per la sottosegretaria dunque "non si ravvisa, allo stato attuale, la necessità di aggiornare la Sen, già tarata sul lungo periodo al 2050". Bensì "occorre mantenere il carattere e la pubblica utilità, indifferibilità e urgenza delle attività upstream sia in mare che a terra". Allo stesso modo "si ritiene di non poter adottare iniziative volte a sospendere le attività in corso o a bloccare le autorizzazioni in prossimità di aree di interesse turistico. A tal riguardo si segnala che esistono casi di regioni virtuose, come l'Emilia Romagna, dove convivono attività turistiche e estrattive". Vicari ha quindi spiegato che una "eventuale sospensione delle attività comporterebbe invece contenziosi con operatori che hanno già realizzato le infrastrutture, oltre a ingenti costi per le amministrazioni per i risarcimenti e le compensazioni agli operatori. Vi è poi da considerare - ha aggiunto - la parte relativa al decomissioning per lo smantellamento e il ripristino delle aree".

La sottosegretaria ne ha quindi approfittato per ribadire che "la produzione nazionale da fonti fossili soddisfa ad oggi solo 10% del fabbisogno nazionale" e che "l'altro 90% di importazioni incide sulla spesa interna per circa 40 miliardi di euro pari al 2,5% del pil nazionale (dati 2014; Ndr)". Proprio per questo la Sen "ha tra gli obiettivi quello di valorizzare le risorse nazionali di idrocarburi potenzialmente sfruttabili". Per Vicari infatti "un aumento della produzione nazionale, anche a parità o riduzione degli impianti o delle infrastrutture esistenti, avrebbe ricadute molto significative in termini di occupazione, di fiscalità, di sicurezza energetica, di minore dipendenza di approvvigionamento estero e di maggiore flessibilità del sistema con un riduzione della fattura energica e un aumento del pil interno di circa il 2%". Infine Vicari ha ricordato gli obiettivi della Sen sulle fonti rinnovabili raggiunti con anticipo, la collaborazione in corso con la Croazia "per esaltare la cooperazione regionale" sia su energia che ambiente e la recente approvazione del dlgs sulla sicurezza off-shore.

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