Bolletta elettrica in aumento per le imprese del terziario nel terzo trimestre dell'anno: l'indice calcolato da Confcommercio sale del 9,1% rispetto ai tre mesi precedenti. Tale aumento, spiega una nota, "e' riconducibile a due fattori. Da un lato, un rialzo del 12% dei prezzi della materia prima fissati dall'Autorita' sulla base delle previsioni dell'Acquirente unico; dall'altro, si registra un preoccupante aumento del 70% del costo del dispacciamento. Aumento che ha indotto l'Autorita' per l'energia ad attivare opportune misure per valutare potenziali abusi nel mercato dei servizi di dispacciamento dell'energia elettrica. Nel dettaglio, e' continuata la discesa dei prezzi all'ingrosso dell'energia dove il costo medio, calcolato sul profilo del terziario preso a riferimento, e' passato da 41,27 euro/MWh a 35,26 euor/MWh". Su base tendenziale il terzo trimestre 2016 segna un'inversione di tendenza rispetto ai trimestri precedenti registrando un lieve aumento dello 0,8% della spesa per l'acquisto di energia, il primo dall'inizio del 2015.
Tra le componenti della bolletta, si registra un livello minimo in termini percentuali del peso del "bene chilowattora" pari al 23,5% a fronte, invece, di un aumento record dei costi di dispacciamento (+70% rispetto al trimestre precedente) la cui incidenza sul totale della bolletta e' raddoppiata rispetto a un anno fa arrivando a pesare per il 10%. Complessivamente il peso delle componenti fiscali e parafiscali (oneri, accisa ed imposta sul valore aggiunto) si attesta al 55,7% rispetto ad un'incidenza del 56,8% relativa allo stesso periodo del 2015.
Per quanto riguarda le spese relative all'acquisto di gas, l'indice registra nel terzo trimestre un aumento piu' contenuto, pari al 2,7%. Rispetto ad un anno prima il costo del gas naturale per le imprese del terziario certifica una contrazione pari al 14,7%, ribasso, afferma Confcommercio, dovuto principalmente al calo del prezzo della materia prima sui mercati all'ingrosso. L'aumento dell'indice nel terzo trimestre 2016 e' riconducibile principalmente alla crescita del prezzo della componente "materia prima" (+4,4% rispetto al secondo trimestre 2016, -26,1% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno) e ad un adeguamento degli oneri di sistema (+5,8% rispetto al secondo trimestre 2016), mentre la spesa a copertura degli oneri infrastrutturali rimane stabile su base congiunturale.
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