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Pubblicato il 05/05/2016 21:09

Cgia fa i conti sul taglio del bollo dell'auto

 L'abolizione del bollo auto penalizzerebbe tassisti, agenti di commercio e trasportatori e apporterebbe vantaggi solo per gli automobilisti che non percorrono piu' di 20.000 Km l'anno. Lo sostiene la Cgia, secondo cui i 6,1 miliardi di euro di mancato gettito verrebbero interamente compensati con un sensibile aumento delle accise sui carburanti pari a 0,16 euro al litro. In linea generale ad avvantaggiarsene sarebbero gli automobilisti che posseggono una vettura di grossa cilindrata e percorrono mediamente pochi chilometri. A rimetterci, invece, sarebbero coloro che, indipendentemente dalla cilindrata, percorrono piu' di 20.000 chilometri all'anno. 

Tenendo conto che l'aumento dell'accisa comporterebbe anche un aumento del gettito Iva, la Cgia ha calcolato il nuovo prezzo alla pompa che un ipotetico automobilista sarebbe costretto a sostenere a seconda dei consumi e del numero di chilometri percorsi, cosi' come riportato dalle statistiche di settore. Inoltre, il costo annuo del bollo preso in esame in queste simulazioni corrisponde agli importi applicati con maggiore frequenza dalle Regioni italiane per le rispettive classi di cilindrata. Ebbene, per un'auto a gasolio di 1.900 cc che attualmente paga 227 euro all'anno di bollo, il proprietario perderebbe il beneficio dell'abolizione solo dopo aver percorso piu' di 20.000 chilometri. La stessa cosa si verificherebbe per un'auto a benzina di 1.600 cc che ora paga 199 euro di bollo auto. Con la cancellazione di quest'ultimo, il vantaggio economico si esaurirebbe con il raggiungimento dei 20.000 chilometri. Sebbene i consumi siano piu' contenuti dei 2 casi precedenti, per un'auto a benzina di piccola cilindrata (1240 cc) il risparmio terminerebbe con il raggiungimento dei 15.000 chilometri all'anno, questo perche' il costo del bollo auto e' mediamente inferiore agli esempi analizzati in precedenza.

 

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