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Pubblicato il 03/08/2016 18:06

Credito d'imposta per il Sud, i chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate

Arrivano le indicazioni delle Entrate per chi intende usufruire dell'agevolazione, prevista dalla legge di Stabilita' 2016, per l'acquisto di beni strumentali nuovi destinati agli stabilimenti produttivi situati nelle regioni del Mezzogiorno. L'Agenzia fornisce chiarimenti in merito ai presupposti soggettivi e oggettivi di accesso al beneficio, precisa le modalita' di calcolo e di utilizzo dell'incentivo, le ipotesi di cumulo con altre agevolazioni e gli adempimenti necessari per la corretta fruizione del credito di imposta. La legge di Stabilita' 2016 ha introdotto la possibilita' di fruire di un credito di imposta a favore delle imprese che, dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2019, acquisiscono beni strumentali nuovi, che fanno parte di un progetto di investimento iniziale, destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo. Tra gli investimenti ammessi, rientrano gli acquisti, anche mediante contratto di locazione finanziaria, di macchinari, impianti e attrezzature varie relativi alla creazione di un nuovo stabilimento, all'ampliamento della capacita' di uno stabilimento esistente, alla diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente e a un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente. L'agevolazione si applica all'investimento netto, determinato sottraendo dall'investimento lordo ( ovvero il costo del bene strumentale nuovo) gli ammortamenti fiscali dedotti nel periodo di imposta, relativi agli stessi beni appartenenti alla struttura produttiva nella quale si effettua il nuovo investimento. Possono accedere al beneficio tutti i soggetti titolari di reddito d'impresa, indipendentemente dalla natura giuridica assunta, che effettuano nuovi investimenti destinati a strutture produttive situate nelle aree ammissibili. Il credito d'imposta riconosciuto e' pari al 20% per le piccole imprese, al 15% per le medie imprese e al 10% per le grandi imprese. Sono considerate piccole imprese quelle che contestualmente hanno meno di 50 occupati e un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro. Sono medie imprese, invece, quelle che contestualmente hanno meno di 250 occupati e un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro oppure un totale di bi lancio annuo non superiore a 43 milioni di euro. Tutte le altre sono considerate grandi imprese. Le imprese interessate al beneficio devono presentare, esclusivamente in via telematica, la comunicazione per la fruizione del credito d'imposta per gli investimenti nel mezzogiorno, approvata con il provvedimento del Direttore dell'Agenzia lo scorso 24 marzo. Il credito potra' essere utilizzato solo in compensazione e puo' essere cumulato, nei limiti delle spese effettivamente sostenute, con altre misure agevolative che non siano qualificabili come aiuti di Stato o come aiuti "de minimis"

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