Sulla base delle informazioni contenute nella rilevazione degli iscritti in anagrafe per nascita l'Istat rileva la distribuzione dei 30 nomi maschili e femminili più frequenti nel 2012. A livello nazionale il nome Francesco mantiene il suo primato, mentre Sofia è subentrata a Giulia già nel 2010. Nonostante ci siano circa 30.000 nomi diversi per i maschi e altrettanti per le femmine (includendo sia i nomi semplici sia quelli composti), la distribuzione del numero di bambini secondo il nome rivela un'elevata concentrazione intorno ai primi 30 nomi in ordine di frequenza, che complessivamente coprono il 48% di tutti i nomi attribuiti ai bambini e il 41% di quelli delle bambine. E' interessante notare l'omogeneità territoriale nella diffusione dei nomi prevalenti, particolarmente evidente per i nomi delle bambine. Sebbene la scelta del nome sia in parte legata alla cultura, alla religione (nomi di santi, di patroni) e alle tradizioni radicate nei singoli ambiti territoriali, si nota una forte concentrazione dei nomi a prescindere dalle singole realtà territoriali. Francesco si conferma il primo nome in quattro regioni del Sud (Abruzzo, Molise, Puglia e Calabria), Lorenzo in quattro del Centro-Nord (Piemonte, Toscana, Umbria e Lazio). Alessandro mantiene il suo primato solo in Lombardia, Friuli Venezia-Giulia, Emilia-Romagna e Marche e Leonardo in Liguria e nella provincia di Trento. Per quanto riguarda le bambine, Sofia, è il nome più frequente in più della metà delle regioni italiane senza una particolare connotazione territoriale. Giulia mantiene il suo primato in altre cinque regioni. Per i bambini, le regioni Campania e Sicilia sono quelle che mantengono una sorta di peculiarità territoriale rispetto alle preferenze espresse a livello nazionale: qui i nomi più comuni sono rispettivamente Antonio e Giuseppe che, pur essendo piuttosto frequenti a livello Italia, si trovano soltanto a metà della graduatoria.
Si chiamano Adam, Rayan, Mohamed, ma anche Matteo, Alessandro o Davide i bambini stranieri nati da genitori residenti nel nostro Paese. Per le bambine il primato spetta a Sara, seguita da Sofia, Malak e Melissa. E' quanto emerge dal bilancio demografico della popolazione residente dell'Istat per il 2012. Rispetto alla graduatoria generale in quella dei nomi dei nati stranieri la variabilità è maggiore: i primi trenta nomi maschili coprono circa il 16% del totale dei nomi utilizzati ed i primi 30 femminili meno del 15%. Le preferenze dei genitori stranieri si differenziano a seconda della cittadinanza. La tendenza a scegliere per i propri figli un nome diffuso nel paese ospitante piuttosto che uno tradizionale è spiccata per la comunità cinese. I bambini cinesi iscritti in anagrafe per nascita si chiamano Matteo, Andrea, Alessandro, Angelo, ma anche Kevin, Alex; il nome più frequente scelto per le bambine è Sofia, seguito da Elena, Elisa e Emily. Un comportamento opposto si riscontra per i genitori del Marocco, dell'India, della Tunisia e del Bangladesh, che raramente scelgono per i loro figli nomi non legati alle tradizioni del loro Paese d'origine. I genitori rumeni e albanesi, infine, prediligono tanto nomi molto diffusi in Italia quanto nomi più tipici della comunità di appartenenza. Cosi è frequente che i bambini rumeni si chiamino Matteo o Davide, ma anche Alexandru o Andrei e le bambine Alessia, Giulia, Sara o Sofia, ma anche Alessia Maria, Alexandra o Ana Maria. I bambini albanesi si chiamano in prevalenza Kevin e Andrea ma sono molto diffusi anche Matteo e Alessio; per le bambine albanesi i nomi più diffusi sono Melissa, Noemi, Aurora e Sara. Anche l'analisi per singola cittadinanza conferma la scarsa concentrazione nell'uso dei nomi. Fa eccezione a questa tendenza il caso della comunità marocchina molto legata evidentemente alle tradizioni d'origine: un bambino o una bambina su quattro nati nel 2012 hanno uno dei primi sei nomi della graduatoria.
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