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Pubblicato il 21/09/2015 20:08

In Italia un'azienda su cinque fa capo ad una donna

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In Italia un'azienda su cinque fa capo ad una donna, le piu' rosa sono al Sud e la maggior parte di queste opera nel settore dei servizi. Questa la fotografia scattata dallo studio presentato dalla Banca Popolare di Milano sull'imprenditoria femminile, alla presenza del presidente dell'Eni, Emma Marcegaglia. In particolare Molise, Basilicata e Abruzzo occupano le prime tre posizioni per tasso di femminilizzazione (oltre un'impresa su quattro), mentre la prima regione non meridionale (Umbria) occupa la quarta posizione. Prendendo i dati della banca emerge che fra i suoi clienti c'e' una quota di imprese femminili (27%) maggiore rispetto al dato di sistema (22%). Inoltre la stragrande maggioranza delle clienti dell'istituto si colloca nella fascia di fatturato non superiore ai 5 milioni di euro e solo il 7% nei segmenti superiori. Per quanto riguarda la forma societaria, le imprese femminili Bpm sembrano adottare soluzioni piu' "strutturate" sia rispetto alle aziende maschili sia in relazione al sistema Paese. Infatti, la societa' di capitali (in particolare la Srl) e' la forma preferita dalle nostre imprenditrici (47% delle femminili contro 43% delle maschili), seguita dalla societa' di persone, mentre la ditta individuale risulta piu' diffusa fra le imprese maschili (24% fra le femminili contro il 38% delle maschili

In base allo studio, il settore dove opera la maggior parte delle imprese femminili (65%) è il terziario. Quanto alla natura giuridica delle imprese femminili, a fine 2014 le ditte individuali prevalevano con il 65% del totale, seguite dalle società di capitale (18,6%), dalle società di persone (13,6%) e da altre forme societarie (2,8%). I dati mostrano una correlazione tra tasso di femminilizzazione delle imprese e disoccupazione femminile, indicando come al Sud l'imprenditoria femminile rappresenti una risposta alla disoccuopazione. Le più "rosa" sono le regioni del Sud Italia: Molise, Basilicata e Abruzzo occupano le prime tre posizioni per tasso di femminilizzazione (oltre una impresa su quattro) La Regione Lombardia, che si colloca al primo posto in Italia per numero di imprese, sia totali (952.411) sia femminili (173.935), è però tra quelle con il tasso di femminilizzazione delle imprese (18,6%) inferiore alla media nazionale. Ed è una delle regioni con il più basso livello di disoccupazione femminile. Vivacità da parte della popolazione femminile anche nelle nuove attività imprenditoriali: nel 2013 il 28,6% delle start up è stato avviato da una donna. A fine 2014 si contavano 398 startup innovative femminili (+50,6% rispetto all'anno precedente). Oltre a Marcegaglia, al convegno Bpm hanno portato le proprie testimonianze Sonia Bonfiglioli (presidente e Ad di Bonfiglioli spa), Manuela Cristina (amministratore e socio delle I.M.C.- Industrie Metallurgiche Cristina) e Allegra Dami (giovane start-upper). A fare gli onori di casa Piero Giarda e Giuseppe Castagna, rispettivamente presidente del cds e consigliere delegato della Banca Popolare di Milano

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