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Pubblicato il 04/11/2016 14:02

Istat, prosegue la fase di incertezza per l'economia italiana

osservatorio

Continua la fase di incertezza per l'economia italiana, con segnali di rallentamento dei consumi, accompagnati da un aumento significativo del potere d'acquisto delle famiglie e dal miglioramento tendenziale dell'occupazione. L'indicatore anticipatore non segnala prospettive di accelerazione dell'attivita' economica negli ultimi mesi dell'anno. E' quanto scrive l'Istat nella Nota mensile sull'andamento dell'economia italiana. Ad agosto, il livello della produzione industriale ha segnato un aumento sostanziale rispetto al mese precedente (+1,7 per cento) determinando un incremento nella media del trimestre giugno-agosto 2016 (+0,4 per cento) rispetto al trimestre precedente. Nello stesso mese, anche il fatturato e gli ordinativi dell'industria (al netto delle costruzioni) mostrano una variazione congiunturale marcatamente positiva (rispettivamente +4,1 per cento e +10,2 per cento). La crescita del fatturato ha interessato tutti i comparti, e in particolare i beni strumentali (+7,3 per cento) e i beni di consumo durevoli (+4,6 per cento). Inoltre il fatturato ha registrato una dinamica positiva sia sul mercato interno (+4,1 per cento) sia sul mercato estero (+4,3 per cento). Nei primi otto mesi dell'anno, tuttavia, sia il fatturato interno che quello estero hanno segnato una flessione superiore al punto percentuale. 

Nello stesso periodo, anche gli ordinativi totali hanno registrato una diminuzione per effetto di un calo della componente interna solo parzialmente compensato dall'aumento di quella estera. Le esportazioni e le importazioni in valore hanno registrato un incremento congiunturale (rispettivamente +2,6 per cento e +4,4 per cento), portando ad agosto il livello dei flussi commerciali con l'estero sui valori massimi da oltre un anno. Nella media gennaio-agosto, la dinamica delle vendite all'estero in valore si e' mantenuta costante (-0,1 per cento rispetto alla media dello stesso periodo del 2015), mentre il flusso degli acquisti dai mercati esteri ha segnato una diminuzione del 2,5 per cento. Per le esportazioni, gli scambi extra Ue hanno registrato un nuovo impulso a settembre: il valore delle vendite all'estero segna il quarto incremento congiunturale consecutivo, seppur contenuto (+0,5 per cento), mentre le importazioni hanno registrato una contrazione (-4,1 per cento). Segnali positivi provengono dal settore delle costruzioni: ad agosto, l'indice di produzione ha registrato un aumento (+3,4 per cento rispetto al mese precedente). Nella media dei primi otto mesi dell'anno, tuttavia, l'indice della produzione corretto per gli effetti di calendario e' rimasto invariato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Ad ottobre l'indice di fiducia delle imprese di costruzione ha continuato a migliorare. Nel secondo trimestre 2016, in presenza di una dinamica ancora debole dei prezzi delle abitazioni (-1,4 per cento la variazione tendenziale), le compravendite di immobili residenziali hanno registrato una crescita significativa (+22,9 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente). Famiglie e mercato del lavoro. Negli ultimi mesi si osservano segnali di decelerazione nella dinamica della spesa per consumi. Ad agosto le vendite al dettaglio in volume hanno subito una riduzione (-0,2 per cento rispetto al mese precedente) confermando il tono negativo evidenziato nel mese precedente (-0,3 per cento). Alla diminuzione delle vendite hanno contribuito i beni alimentari (-1 per cento), mentre i beni non alimentari hanno registrato un lieve incremento (+0,2 per cento). A ottobre, per il terzo mese consecutivo, la fiducia dei consumatori e' diminuita rafforzando il trend negativo iniziato a gennaio. Tra le componenti del clima di fiducia sono peggiorati il clima economico, quello personale e corrente, mentre il clima futuro ha mostrato un'inversione di tendenza. L'evoluzione del mercato del lavoro e' in linea con i livelli registrati nel secondo trimestre. A settembre si e' registrata una lieve crescita degli occupati (+0,2 per cento rispetto ad agosto); tuttavia a livello trimestrale l'occupazione e' rimasta stazionaria, dopo il consistente aumento nei primi sei mesi nell'anno (223 mila occupati in piu' nel periodo da gennaio a giugno)

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