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Pubblicato il 21/03/2016 18:06

Istat, gli italiani non si fidano dell'acqua del rubinetto

osservatorio

Nel 2015, l'erogazione dell'acqua nelle abitazioni viene indicata come irregolare dal 9,2% delle famiglie italiane, percentuale in leggero aumento rispetto al 2014 (8,7%). Il problema e' avvertito soprattutto dalle famiglie residenti nelle isole e al sud, con il maggior disagio lamentato in Calabria (37,7%), Sicilia (24,1%) e Sardegna (21,1%). E' quanto rende noto l'Istat in occasione della Giornata mondiale dell'acqua. Il volume di acqua erogata agli utenti delle reti di distribuzione dell'acqua potabile - spiega il report - e' di 5,2 miliardi di metri cubi nel 2012, che corrisponde a un consumo giornaliero di 241 litri per abitante, 12 litri al giorno in meno rispetto all'ultimo dato censito nel 2008. L'erogazione dell'acqua ad uso potabile si presenta eterogenea sul territorio italiano: con 280 litri per abitante al giorno, il nord ovest e' la ripartizione territoriale in cui e' maggiore l'erogazione di acqua

La scarsa fiducia a bere acqua di rubinetto continua a essere un fenomeno abbastanza diffuso tra le famiglie italiane, anche nel 2015: tre famiglie su dieci (30%), poco meno di una su tre, hanno manifestato questa preoccupazione, contro il 28% dell'anno precedente e in controtendenza rispetto al trend registrato negli ultimi anni. 
E' quanto emerge dai dati resi noti dall'Istat in occasione della Giornata mondiale dell'acqua. La quota piu' bassa di famiglie che non si fidano a bere acqua di rubinetto si registra al nord est, la piu' alta nelle isole (52,3%). A livello regionale, la sfiducia e' molto elevata in Sardegna (60,3%), Calabria (49,4%) e Sicilia (49,4%)

Tenere aperto il rubinetto quando ci si lava i denti comporta uno spreco dai 6 agli 8 litri; mentre quando ci si rade, tra insaponatura e rasatura si puo' arrivare addirittura a 35-45 litri - ha spiegato Francesco Bedussi del Centro Antartide - Fare la doccia invece del bagno permette inoltre di risparmiare fino al 70% di acqua, soprattutto se non ci si dilunga troppo. Infine quando si cambiano gli elettrodomestici, e' bene fare attenzione ai consumi idrici (sono indicati nella targhetta energetica) e scegliere quelli meno spreconi". 
Lo studio di Save Water Today, spiega che sostituire una vecchia doccia puo' portare a un risparmio fino a 2.300 litri di acqua in un anno. Anche in cucina gli italiani si scoprono spreconi. Parlando dell'uso della lavastoviglie il 24% la usa a prescindere dal carico mentre il 25% sceglie il ciclo di lavaggio "in base alle stoviglie da lavare" mentre il 14% la avvia dopo ogni pranzo se "la quantita' di piatti e' spaventosa". Stesso discorso sui piatti da lavare a mano. Il 37% fa tutto sotto l'acqua corrente e solo il 24% raccoglie la giusta quantita' d'acqua nel lavello o in una bacinella apposita. E come ci comportano quando devono lavare gli alimenti? Il 41% li sciacqua direttamente sotto il rubinetto perche' "si risparmia tempo", il 19% preferisce l'acqua corrente "perche' in una bacinella l'acqua poi si sporca" mentre il 24% si affida a una vaschetta per il lavaggio e all'acqua corrente per il risciacquo.

Tra il 2001 e il 2014 la precipitazione totale media annua nei comuni capoluogo di regione e' stata di 740,8 mm, l'1,1% in meno rispetto al valore climatico 1971-2000. Sono alcuni dei dati forniti dall'Istat alla vigilia della Giornata mondiale dell'acqua istituito dall'Onu. Il 2010 e' stato l'anno piu' piovoso del periodo 2001-2014 (996,4 mm), il 2007 quello in cui ha piovuto di meno (553,0 mm). I giorni piovosi, con almeno 1 mm di precipitazione, nel periodo i questione sono stati mediamente 80 l'anno, sostanzialmente stabili rispetto al 1971-2000. Trento ha avuto il maggior numero di giorni piovosi (115), Cagliari il minore (57): in media, si sono registrati 12 giorni di pioggia in meno a Milano, 8 in piu' a Palermo. I giorni di precipitazione "molto intensa" (con almeno 20 mm) sono stati in media 9, in linea col dato climatico. Il maggior numero di giorni di precipitazione intensa si e' registrato a Genova (17) e il minore a Cagliari (3). I giorni di precipitazione "estremamente intensa" (con almeno 50 mm) si verificano, in media, un giorno all'anno senza particolari differenze nel confronto col valore climatico. Fa eccezione Genova che ha registrato il valore piu' alto dell'indicatore, in media pari a 3 giorni l'anno: nel capoluogo ligure ci sono stati 9 giorni di precipitazione estremamente intensa nel 2014. I giorni consecutivi senza pioggia sono stati mediamente 25, con un massimo di 31 a Palermo: sempre rispetto al valore climatico, il dato - spiega l'Istat - si presenta "sostanzialmente stabile"

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