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Pubblicato il 18/11/2016 09:09

Italia in coda negli atenei migliori per trovare lavoro

osservatorio

Gli Stati Uniti sono il Paese che sforna i laureati che si inseriscono piu' facilmente

 Gli Stati Uniti sono il Paese che sforna i laureati che si inseriscono piu' facilmente nel mondo del lavoro, davanti alla Germania e al Regno Unito. E' il risultato della 'Global University Employability Survey' pubblicata dal Times Higher Education. Sui 13 Paesi presi in considerazione l'Italia e' penultima, davanti al solo Brasile, preceduta anche dalla Spagna (11esima), da Singapore, dalla Svizzera, dall'India (ottava) e dalla Francia (sesta). La classifica degli atenei migliori per trovare lavoro e' capeggiata dal California Institute of Technology, davanti a Mit, Harvard, Cambridge, Stanford, Yale, Oxford e - prima delle europee continentali - la Technical University di Monaco di Baviera. Chiudono il 'top 10' Princeton e l'Universita' di Tokyo. Tre le universita' italiane sui 150 atenei presi in considerazione: la Bocconi (78esima), il Politecnico di Milano (106esimo) e la Normale di Pisa (137esima). Wolfgang Herrmann, presidente della Technical University di Monaco sottolinea che il successo dell'universita' e' legato dalla profonda relazione tra l'ateneo e l'industria bavarese. Anche il California Tech, il Mit e Stanford sono noti per le loro strette connessioni con l'industria e il mondo imprenditoriale. Secondo la maggior parte dei datori di lavoro sono l'esperienza professionale e l'alto livello di specializzazione a rendere piu' facile l'assunzione di un neolaureato, mentre sarebbe decisamente meno importante la provenienza da un ateneo prestigioso. La classifica sembra smentirlo, vista la presenza nelle prime posizioni di tutte quelle che sono considerate le migliori universita' del pianeta. Il paradosso e' che mentre le    aziende riconoscono che la laurea di un'universita' al top non e' necessariamente indicativa del fatto che il laureato abbia le competenze richieste, molti datori di lavoro finiscono per basarsi sulla fama o il ranking di un'universita' come primo criterio quando devono scegliere tra un ampio numero di candidati. Una spiegazione viene dalla sempre maggiore mobilita' degli studenti. Nel mondo ci sono piu' di 5 milioni di studenti internazionali contro solo 2 milioni nel 2000. Risulta sempre piu' importante per uno studente ambizioso poter esibire una laurea da un'universita' che ha un "brand" e che diventa una sorta di passaporto da utilizzare tutta la vita per trovare lavoro.

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