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Pubblicato il 06/04/2016 09:09

L'indicatore dei Consumi Confcommercio in lieve crescita

osservatorio

L'indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) registra, a febbraio 2016, una crescita dello 0,3 per cento rispetto a gennaio e un incremento dell'1,4 per cento tendenziale. Il contenuto progresso rilevato in termini di media mobile a tre mesi, pur consolidando la tendenza alla ripresa, conferma il permanere di un ritmo di recupero dei livelli di consumo piuttosto ridotto. Questo dato si inserisce in un contesto che, seppure in complessivo miglioramento, continua ad evidenziare un'alternanza di segnali positivi e temporanee battute d'arresto, testimoniando l'assenza di slancio della ripresa e le difficolta' nel recuperare in tempi relativamente brevi quanto perso in termini di produzione di ricchezza, occupazione e reddito disponibile delle famiglie negli ultimi anni. Questa situazione di fragilita' e' ben rappresentata dagli andamenti del clima di fiducia delle famiglie e delle imprese. Per quanto concerne le famiglie, a marzo si e' registrato, dopo il calo di febbraio, un contenuto miglioramento del sentiment.

Diverso e' l'atteggiamento espresso dalle imprese che segnalano, nello stesso mese, un arretramento dell'indice di fiducia. Solo tra gli imprenditori che operano nella manifattura e' emerso un miglioramento delle aspettative, in coerenza con l'andamento della produzione industriale che pur caratterizzata negli ultimi mesi da continue oscillazioni, mostra un progressivo recupero. Stando alle valutazioni provvisorie di Confindustria, a marzo, dopo il calo di febbraio, la produzione dovrebbe essere cresciuta dello 0,5 per cento. A febbraio sono emersi alcuni elementi di criticita' sul versante del mercato del lavoro con una riduzione dei livelli occupazionali (-97mila unita' rispetto a gennaio) ed un aumento della disoccupazione (+7mila unita'). Queste dinamiche hanno determinato un lieve peggioramento del tasso di disoccupazione salito all'11,7 per cento. Seppure il confronto annuo segnala un miglioramento (+96mila occupati, -136mila disoccupati) i ritmi di ripresa continuano ad essere discontinui e non consentono facili ottimismi. Saranno molto lunghi i tempi di recupero degli occupati persi durante la crisi, ad oggi ancora oltre le 700mila unita' rispetto al massimo di aprile 2008. In termini congiunturali, va comunque segnalata la crescita, per il secondo mese consecutivo, dell'occupazione tra gli indipendenti. Anche sul versante della CIG si rileva, a febbraio, un peggioramento. Per il secondo mese consecutivo le ore di CIG richieste hanno registrato un aumento su base annua (+1,9 per cento rispetto allo stesso mese del 2015). Quest'evoluzione e' stata determinata dalla CIG straordinaria ed in deroga (rispettivamente +11,2 per cento e +115,4 per cento), mentre la componete ordinaria, continua a registrate un calo

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