Migliora la condizione finanziaria delle famiglie italiane nel I trimestre. Il reddito disponibile, informa l'Istat, e' aumentato dello 0,8% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono rimasti invariati. Di conseguenza, la propensione al risparmio delle Famiglie consumatrici e' risultata pari all'8,8%, in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,7 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2015. Poiche' il deflatore implicito dei consumi delle famiglie e' sceso in termini congiunturali dello 0,3%, il potere d'acquisto delle famiglie e' aumentato dell'1,1%.
Il tasso di investimento delle famiglie consumatrici, definito come rapporto tra investimenti fissi lordi delle famiglie consumatrici, che comprendono esclusivamente gli acquisti di abitazioni, e reddito lordo disponibile, e' stato pari al 6,2%, invariato sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto al corrispondente trimestre del 2015. Tale stabilita' a livello congiunturale, spiega l'Istat, riflette una flessione degli investimenti fissi lordi (-0,4%) e un aumento del reddito lordo disponibile (+0,8%). Su base annua il potere d'acquisto delle famiglie sale del 2,3%. Si tratta dell'aumento piu' ampio dal secondo trimestre del 2007, prima dello scoppio della crisi. Anche il reddito lordo disponibile sale del 2,3% sullo stesso periodo dell'anno precedente, mentre la spesa per consumi finali segna un incremento tendenziale dell'1,6% e gli investimenti fissi lordi dell'1,8%
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