L'80% dei 196 miliardi di euro di sofferenze bancarie lorde in Italia e' in capo ai grandi gruppi societari, ovvero il primo 10% degli affidati, che riceve anche l'80% circa dei finanziamenti per cassa. Il fenomeno dei crediti deteriorati - sottolinea la Cgia di Mestre, rilevando che in Europa solo Cipro e Grecia sono in una situazione peggiore - ha portato le banche a chiudere i rubinetti del credito. Da aprile 2015 ad aprile 2016, infatti, si sono registrati 24,3 miliardi di minori impieghi alle imprese. Tra sofferenze, altri finanziamenti deteriorati che si configurano come inadempienze probabili o finanziamenti scaduti/sconfinati, la dimensione complessiva del credito deteriorato delle banche italiane - riferisce la Cgia, che ha elaborato dati di Bankitalia - ammontava al 31 marzo 2016 a 333,2 miliardi di euro: 196 mld di sofferenze lorde, 125,2 mld di inadempienze probabili e 12 mld di finanziamenti scaduti/sconfinati. "Il nostro sistema creditizio - afferma Paolo Zabeo, coordinatore dell'ufficio studi mestrino - e' molto polarizzato. La migliore clientela, pari al 10% del totale, riceve ben l'80% di tutti gli impieghi erogati dalle banche. Mentre al restante 90% per cento viene erogato solo il 20% del totale dei prestiti. Ma a differenza di quanto ci si dovrebbe attendere, le sofferenze si annidano in grandissima parte tra la migliore clientela". Al primo 10%, infatti, e' riconducibile l'81% del totale delle sofferenze". "In buona sostanza - prosegue Zabeo - questo primo 10% di affidati (costituito quasi esclusivamente da grandi aziende, grandi famiglie e gruppi societari) fa il bello e il cattivo tempo. Una situazione ha provocato una forte contrazione dei prestiti all'economia reale del nostro Paese". Una conferma di cio' emerge dall'analisi dei dati relativi alle sofferenze bancarie per classi di grandezza. Sempre a fine marzo 2016, il 70% del totale delle sofferenze era concentrato nelle classi sopra i 500.000 euro, ascrivibili ad una clientela di grandi dimensioni. Anche in questo ambito si assiste ad una separazione tra Nord e Sud del Paese. Nel Sud Italia i migliori 'affidati' delle banche ottengono meno credito delle rispettive fasce nel resto del Paese, ma nonostante questo generano molte sofferenze nei conti degli istituti. La grande clientela bancaria del Mezzogiorno (il primo 10% degli affidati) e' causa anch'essa di circa l'80% delle sofferenze, ma riceve solo il 60% dei finanziamenti. In sostanza, i grandi gruppi del Nord sono piu' "virtuosi" di quelli presenti nel Sud. Nel rank dei peggiori grandi affidati, infatti, la Cgia colloca in testa il Molise (59% dei finanziamenti per cassa ottenuti, ma il 79% di sofferenze causate), con un rank di +20, la Basilicata (65%-80,8%), rank +15,8, la Calabria (61,6%-76,6%), rank +15, e la Puglia (63,2%-78,2%), rank +15
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