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Pubblicato il 30/10/2015 16:04

Terrorismo, Lombardia e Lazio le regioni piu' a rischio

osservatorio

Lombardia e Lazio sono le regioni italiane piu' esposte al rischio potenziale di infiltrazione terroristica; a seguire, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Toscana e Campania. E' quanto emerge dall''Italian Terrorism Infiltration Index 2015' ideato dall'Istituto Demoskopika che ha tracciato una mappa sulla base di tre indicatori: le intercettazioni autorizzate, gli attentati avvenuti in territorio italiano e gli stranieri residenti nel nostro Paese provenienti dai primi cinque paesi della 'top five' del terrore dall'Institute for Economics and Peace (Iep) nello studio "Global Terrorism Index 2014", ovvero Iraq, Afghanistan, Pakistan, Nigeria e Siria.

 La Lombardia, con un punteggio pari a 10, "e' l'unica regione italiana a collocarsi nell'area a piu' alto rischio potenziale di infiltrazione terroristica". Seguono Lazio (6,48), Emilia Romagna (4,27), Piemonte (3,47), Veneto (2,67), Toscana (2,4), Campania (2,4), Trentino Alto Adige (1,75), Liguria (1,64), Calabria (1,08), Marche (0,96), Sardegna (0,87), Friuli Venezia Giulia (0,81), Puglia (0,63), Sicilia (0,46), Umbria (0,45), Abruzzo (0,18), Basilicata (0,02) e Molise (0,01). Sono 96 gli attacchi di matrice terroristica avvenuti in Italia negli ultimi 15 anni, inclusi nel Global Terrorism Database: dall'analisi dell'Istituto Demoskopika emerge che e' stato il 2003 l'anno con il maggior numero di eventi, 14 (pari al 15,6% del totale). A seguire il 2001 con 11 eventi (11,5%), il 2010 ed il 2012 entrambi con 10 (10,1%). La regione che ha subito il maggior numero di attacchi terroristici nell'arco temporale considerato e' stato il Lazio con 24 episodi, davanti a Lombardia (16), Veneto (9) e Toscana (8)

Dal 2005 al 2013, i 'bersagli - come vengono chiamate in gergo le utenze controllate - autorizzati dalle procure italiane per indagini relative a reati di terrorismo internazionale e interno sono stati 7.364 ma dalle 990 intercettazioni telefoniche, informatiche e ambientali del 2005 si e' scesi alle 481 del 2013 (-51,4%) passando per un picco di 1.188 nel 2007. A livello territoriale, le sezioni terrorismo delle procure operanti nei distretti giudiziari di Lombardia, Lazio e Campania sono risultate le piu' attive autorizzando complessivamente il 60% delle intercettazioni italiane: 2.479 bersagli in Lombardia (33,7%), 1.078 nel Lazio (14,6%) e 854 in Campania (11,6%). Gli stranieri residenti in Italia e provenienti da Iraq, Afghanistan, Pakistan, Nigeria e Siria, sono 182mila: in particolare, 96.190 pachistani, 71.117 nigeriani (39%), 7.654 afgani (4,2%), 4.624 siriani (2,5%) e 2.923 iracheni (1,6%).

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