"Dopo l'ultimo stop a Ombrina mare, non si compia per la seconda volta lo stesso errore e la Regione Abruzzo chieda con forza l'immediato decreto per l'istituzione del Parco nazionale della Costa Teatina". E' quanto chiedono le associazioni ambientaliste abruzzesi, sottolineando che la green economy e' "l'unica strada in grado di dare un futuro dignitoso all'Abruzzo" ed auspicando che il Parco "sia messo subito nelle condizioni di cominciare la propria attivita', nell'interesse del territorio protetto e delle popolazioni che vi risiedono".
Per Legambiente, Wwf, Archeoclub, Arci, Conalpa, Costituente per il Parco, Fai, Italia Nostra, Marevivo e Pro Natura, dopo che e' stata esercitata "la tanto richiesta scelta politica nella direzione di cancellare la strategicita', l'indifferibilita' e l'urgenza delle attivita' petrolifere" occorre "dare vita all'altro pezzo di questa sceklta: la necessita' di coniare i caratteri della green economy in Abruzzo, terra delle grandi promesse ancora non mantenute".
"Il Parco nazionale della Costa Teatina e' il completamento naturale della scelta 'no petrolio', sia per la sua dimensione antagonista a quella delle vecchie lobby novecentesche sia come strumento di tutela e protezione ambientale", concludono le associazioni, che chiedono alla Regione Abruzzo "di adoperarsi attivamente al fine di sollecitare la presidenza del Consiglio dei Ministri perche' esca dallo stallo in essere".
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: