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Approvato in Commissione il riordino delle Province
La Prima commissione Bilancio del Consiglio regionale, presieduta da Maurizio Di Nicola, ha deliberato l'approvazione del progetto di legge sul "riordino delle funzioni amministrative delle Province". "Un passaggio importante, sancito soprattutto dall'emendamento che mi vede primo firmatario, secondo l'impegno assunto dagli assessori Sclocco e Paolucci che, in sostanza, tende a garantire la totale copertura da parte della Regione della funzione in materia di trasporto ed assistenza scolastica agli studenti diversamente abili delle scuole medie superiori ed universita', nonche' l'assistenza ai non vedenti e non udenti e la tutela della maternita' ed infanzia - ha detto il presidente Maurizio Di Nicola -. Appena dopo la sospensione estiva dei lavori, la Regione Abruzzo sara' dotata della Legge sul riordino delle Province, che certamente dara' risposte positive alle attese dei lavoratori, come ad esempio quelli della polizia provinciale, tenendo conto di quanto emergera' nel tavolo di confronto tra Stato e Regioni, che continuera' a riunirsi in questi giorni"
Le opposizioni: il confronto si sposta in Aula
I consiglieri regionali di Forza Italia, Abruzzo Futuro e Ncd annuncia invece che "lo scontro e' solo rinviato a settembre. Il progetto di Legge infatti passa ora nell'Aula del Consiglio regionale e anche li' saremo fermi su 4 aspetti che riteniamo fondamentali. Va innanzitutto garantita la copertura del 100% per la spesa per assistenza e trasporto disabili alle Superiori che passera' ai Comuni e va definita la situazione degli agenti della Polizia provinciale; e' necessario - prosegue l'opposizione - dare alle Province i fondi necessari per poter espletare le deleghe che restano di loro competenza e infine chiediamo che la costruzione delle norme di dettaglio sia fatta in Aula consiliare e non solo in Giunta. Su questi temi - conclude la nota - ci confronteremo con decisione con una maggioranza che a oggi non c'e' piu', nonostante le affermazioni lontane dalla realta' di qualche esponente che si rifiuta di affrontare e dire la verita'"
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