"E' strano e paradossale constatare tra gli atti del Bando che per selezionare e scegliere la figura del nuovo direttore dell'Azienda Regionale per le Attivita' Produttive, appena nominato e contrattualizzato (senza nessun comunicato e tantomeno enfatizzazione dell'evento), l'aver inserito nei colloqui la prova di esame della lingua portoghese (che sicuramente e' indispensabile per l'azione dell'Arap) insieme all'inglese. Un concorso tra l'altro che manifesta tutta la sua inutilita' dal costo di circa 200 mila euro in piu' all'anno, visto che per ricoprire quel ruolo si poteva benissimo ricorrere ad uno dei ben otto attuali dirigenti presenti nella struttura". Questo il commento del presidente della Commissione Vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo a margine dell'audizione del Commissario Leombroni. "Viste le risposte non esaurienti - spiega Febbo - ho presentato una interrogazione urgente al presidente D'Alfonso e all'assessore competente, affinche' venga fatta chiarezza sul Bando per la Selezione e assunzione del direttore generale dell'Arap. Infatti su 48 curricula che hanno inoltrato istanza solo cinque sono stati ammessi al colloquio finale dove era stato inserita in corso d'opera anche la prova della lingua portoghese come risulta dagli atti". "Pertanto - conclude Febbo - nella mia interrogazione ho chiesto che venga immediatamente bloccata l'assunzione del nuovo direttore, sia per evitare lo sperpero di denaro pubblico sia per scongiurare i ricorsi degli altri professionisti che hanno inoltrato istanza a partecipare".
La replica di Leombroni
"E' completamente fuorviante insinuare che il direttore dell'Azienda regionale per le attivita' produttive (Arap) sia stato scelto grazie alla sua conoscenza della lingua portoghese. Sono stati ben altri i criteri che hanno portato alla sua individuazione: la lunga esperienza maturata in grandi gruppi imprenditoriali e l'aver prestato servizio nella Pubblica amministrazione". E' quanto replica il commissario dell'Arap, Giampiero Leombroni, alla nota odierna con cui il presidente della Commissione di vigilanza Mauro Febbo preannuncia un'interrogazione consiliare sul tema. Leombroni ricostruisce gli avvenimenti: "Sono arrivate circa 50 domande per quella posizione; c'e' stata una prima selezione che ha ridotto il numero a venti, poi ne sono stati scelti cinque. Poiche' i cinque candidati avevano inserito nel curriculum la conoscenza della lingua inglese e uno solo quella della lingua portoghese - prosegue Leombroni - mi e' sembrato giusto far intervenire due esperti madrelingua - uno inglese, l'altro brasiliano - che certificassero l'effettiva competenza nelle lingue straniere citate. Ma non e' stato certo questo il punto dirimente della questione: la commissione si e' trovata nettamente d'accordo sul nome prescelto poiche' presentava una lunga esperienza maturata in grandi gruppi imprenditoriali e aveva prestato servizio nella Pubblica amministrazione". Il commissario ricorda anche che "dei cinque candidati finali si sono presentati solo in quattro: due avevano esperienza nel settore farmaceutico e quindi non erano adatti, il terzo aveva un curriculum di buon livello ma il vincitore e' stato preferito dalla commissione - nella quale figurava anche il direttore di Confindustria Pescara - per le sue competenze specifiche. Dunque e' privo di qualsiasi fondamento sostenere che il direttore dell'Arap sia stato scelto per la sua conoscenza del portoghese", conclude Leombroni.
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