L'Abruzzo e' stata Regione di riferimento per la protezione della natura e per lo sviluppo di un nuovo modello di economia che puntasse a coniugare conservazione della natura, rispetto dei cicli e degli equilibri naturali e valorizzazione dei saperi diffusi, delle conoscenze locali per un benessere diffuso delle Comunita' delle Aree Protette. Cosi' il Wwf in una nota. Negli ultimi anni la centralita' delle aree protette e della sostenibilita' all'interno della programmazione e dell'azione di governo della Regione e' venuta meno e molte - sostiene l'associazione ambientalista - sono state le scelte che hanno come orizzonte un'economia incentrata su infrastrutture pesanti e urbanizzazione che oltre a consumare risorse non sostituibili concentrano i benefici nelle mani di pochi a scapito della collettivita' e dei beni comuni (pensiamo per esempio a gestione dei rifiuti, depurazione delle acque, estrazione di inerti, cementificazione dei fiumi e idroelettrico selvaggio, alla sottrazione di suolo e alla frammentazione degli habitat dovuta alla costruzione di strade e nuove urbanizzazioni, alla riduzione dei fondi per le aree protette, etc.). Per il Wwf e' necessario rimettere al centro della politica e della programmazione della Regione Abruzzo le Aree Protette e il modello economico e sociale che rappresentano, riprendendo il ruolo guida che l'Abruzzo ha avuto in passato per vincere la sfida che la crisi economica che viviamo ha lanciato a noi tutti e in primis a chi si e' candidato a guidare il nostro futuro.
Le Oasi del Wwf in Abruzzo e in tutta Italia sono un esempio di come e' possibile coniugare rispetto della natura, economia e societa', tante le buone prassi che in questi 50 anni sono state sperimentate e hanno dato buoni frutti, cosa che il rapporto di Unioncamere del 2014 testimonia provando a quantificare "l'effetto Parco" ed evidenziandone l'azione positiva su economia e vita reale. Ritenendo l'annunciata Conferenza Regionale sulle Aree Protette una prima tappa, fondamentale, per il percorso da iniziare per cambiare la prospettiva e l'Azione della Regione Abruzzo in questo ambito, il Wwf e l'Istituto abruzzese aree protette (Iaap) promuovono 4 workshop tematici per costruire un documento e un decalogo che diano un contributo alla discussione e indichino una via possibile sulla necessaria strada da imboccare
Il lavoro sara' fatto insieme alle comunita' locali e coinvolgera' le Oasi Wwf dove e' presente lo Iaap che ha iniziato da un anno un percorso per definire azioni e attivita' per rilanciare le Riserve regionali superando le difficolta' esistenti e la carenza di fondi tramite un piano triennale. I 4 workshop saranno tematici e si terranno dal 18 marzo al 22 aprile. Questi gli appuntamenti previsti: Venerdi' 18 marzo, Atri, Centro Visite Oasi Wwf "Calanchi di Atri", ore 15.30 - Agricoltura e sviluppo rurale (coordina prof. Emilio Chiodo - UniTe); Venerdi' 25 marzo, Anversa, Sala Consigliare, ore 9.30 - Tursimi e valorizzazione risorse culturali ambientali (coordina prof.ssa Rita Salvatore - UniTe); Venerdi' 15 aprile, Borrello, CEA dell'Oasi WWF "Cascate del Verde", ore 15.30 - Biodiversita', monitoraggi e ricerca applicata (coordina dott. Tommaso Pagliani - sirettore RNR Cascate del Verde); Venerdi' 22 aprile, Serranella, Centro Visite dell'Oasi Wwf "Lago di Serranella", ore 10 - Educazione Ambientale, formazione e stili di vita sostenibili (coordina dott. Adriano De Ascentiis - direttore RNR Calanchi di Atri). A conclusione dei lavori i contributi emersi dai 4 workshop saranno presentati, condivisi e discussi a Pescara, il 20 maggio, in un convegno organizzato con il patrocinio della Provincia di Pescara, che avra' il suo momento di approfondimento in una tavola rotonda che vedra' la presenza dell'assessore Donato Di Matteo, del dirigente e responsabile Ufficio Parchi della Regione Abruzzo, del vice presidente del Wwf Italia, Dante Caserta, e dei rappresentanti di Parchi Nazionali e Riserve Regionali d'Abruzzo
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: