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Pubblicato il 02/07/2016 17:05

Asl Chieti replica a Febbo: non abbiamo nulla da nascondere

Ribatte il Presidente della Commissione vigilanza: "adesso entreremo nel merito delle valutazioni tecnico giuridiche"

"Il parere legale sui requisiti del direttore amministrativo non era stato fornito al presidente della Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale perche' non si tratta di un documento che rientra tra gli atti formali dell'Azienda. Ma poiche' questa Direzione non puo' essere tacciata di condotte opache o, peggio ancora, omissive, e visto che vi e' stata un'ulteriore, reiterata richiesta, gia' questa mattina gli e' stato inviato un plico con tutte le carte in nostro possesso": il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Pasquale Flacco, interviene per la prima volta sulla nomina del direttore amministrativo e sul possesso dei requisiti, messi in dubbio dal presidente della Commissione di vigilanza Mauro Febbo. "Non abbiamo nulla da nascondere - aggiunge Flacco - perche' tutte le nostre scelte sono compiute nel rispetto delle norme e nella piena legittimita' degli atti. La sussistenza dei requisiti e' stata attentamente vagliata e supportata dal parere di un qualificato amministrativista che lo ha fornito alla dottoressa Di Pietro, senza che l'Azienda abbia pagato alcun corrispettivo. Il giurista e' stato interpellato unicamente per ottenere un riscontro, su base normativa, e una corretta valutazione della carriera pregressa del direttore amministrativo. Non posso tollerare, percio' - prosegue il manager - che sia addebitata a questa direzione una condotta poco trasparente ne' che siano insinuate collusioni tra questa nomina e l'iter del project financing per la costruzione del nuovo ospedale. Com'e' noto, questa ipotesi fu messa in campo all'epoca della Giunta Chiodi. Non si tratta di una nostra iniziativa tesa a realizzare chissa' quali operazioni di dubbia trasparenza. Al contrario e' palese l'atteggiamento di massima cautela espresso dalla direzione aziendale per i contenuti del progetto e per le clausole contrattuali, che vengono puntualmente e scrupolosamente verificati affinche' l'interesse pubblico possa essere tutelato". 

 "Tant'e' che - osserva il direttore - per avere massima garanzia sul pieno rispetto delle norme, abbiamo chiesto l'assistenza legale dell'avvocato Marco Cerritelli, uno dei piu' importanti esperti italiani in materia di infrastrutture e servizi di pubblica utilita' con procedura di project financing. Rispetto a quest'opera la direzione della Asl si sta ponendo con orgoglio come un baluardo della legalita'. E il presidente della Commissione di Vigilanza sa che gli ho inviato immediatamente e ufficialmente tutta la documentazione sul project financing quando l'ha chiesta."

 "Prendo atto che questa mattina, come d'incanto il giorno dopo la minaccia di presentarmi con le forze dell'ordine, dall'Azienda Sanitaria di Chieti-Lanciano-Vasto e' arrivata disponibile la documentazione relativa la nomina del direttore amministrativo della Asl Sabrina Di Pietro piu' volte richiesta e sollecitata in qualita' di presidente della Commissione vigilanza come da Statuto regionale (art 30) dove recita che ogni singolo consigliere regionale puo' accedere alla documentazione dopo regolare richiesta di accesso agli atti". Questa la notizia data dal presidente della Commissione Vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo. "Credo proprio - spiega Febbo - che la conferenza stampa svolta ieri abbia sortito i primi risultati ed effetti sperati. Adesso invece sara' mia premura confrontarmi con i miei consulenti al fine di capire se sono state rispettate le regole, le leggi e tutti i passaggi tecnici amministrativi da parte della stessa Asl visto che ho sollevato dubbi di procedura anche sul project financing per il nuovo ospedale di Chieti che necessita del parere proprio dalla struttura che fa capo al direttore amministrativo dottoressa Di Pietro. Fermo restando tutte le criticita' dal sottoscritto sollevate - conclude Febbo - adesso entreremo nel merito delle valutazioni tecnico giuridiche riportate dai vertici della Asl visto che permangono ancora forti dubbi sulle motivazione per cui si ritiene che la dott.ssa di Pietro abbia i requisiti per ricoprire il ruolo di direttore amministrativo"

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