"Per la ricostruzione dell'Aquila si sono persi troppi anni. Basta guardarsi intorno". Cosi' il segretario nazionale della Cgil, Susanna Camusso, parlando all'Aquila della ricostruzione a margine dell'assemblea sindacale sulla proposta di legge di iniziativa popolare sulla carta dei diritti universali del lavoro. "E' ovvio che siamo felici che ci siano dei cantieri - continua - pero' sappiamo anche quanto tempo e' passato, per quanto tempo i cantieri non si aprivano, per quanto tempo il centro di questa citta' era chiamato zona rossa e si poteva venire a visitarlo solo con i caschi in testa, ma penso sia stata lasciata a questa citta' una ferita causata da scelte che non sono state quelle che noi avremmo fin dall'inizio voluto - conclude - cioe' di iniziare un processo di ricostruzione subito"
"E' evidente che c'e' una pervasivita' della criminalita' organizzata nel sistema produttivo di questo Paese, che e' crescente". Cosi' il segretario nazionale della Cgil, Susanna Camusso, parlando all'Aquila del fatto che la Cgil e' parte civile in processi per caporalato e organizzazioni mafiose, a margine dell'assemblea sindacale sulla proposta di legge di iniziativa popolare sulla carta dei diritti universali del lavoro. "E' un elemento che fa fare a tutti i conti con il fatto, una convinzione, che il sistema produttivo fosse di per se' sano - prosegue - E' una convinzione che va ampiamente verificata nelle singole situazioni. Poi, c'e' la diffusione di forme di penetrazione della criminalita' organizzata in settori di attivita' che si avvalgono in varie occasioni del caporalato come strumento per agire. Cio' si pone in diretto contrasto con il lavoro perche' il lavoro per essere di qualita' e regolato ha bisogno intorno a se' di legalita'. Ma - continua - fare questo ragionamento significa sconfiggere un luogo comune, come accaduto anche nella ricostruzione dell'Aquila, secondo cui il messaggio che viene fatto passare e' 'comunque intanto lavori, intanto hai un po' di reddito ma di che ti lamenti'". Secondo la Camusso, "quello che chiamiamo 'Il lavoro pur che sia' e' uno dei piu' giganteschi alibi della crescita del lavoro nero e delle forme di frantumazione dei diritti e di caporalato e forme di organizzazione piu' o meno schiavistiche".
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