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Pubblicato il 12/11/2015 19:07

Chiesto il rilancio dell'area protetta "Lago di Penne"

"E' necessario procedere a un tagliando della legge regionale che ha istituito, nel lontano 1987, la riserva naturale 'Lago di Penne' con l'obiettivo di rilanciare l'area protetta vestina e promuovere iniziative mirate a valorizzare il turismo ambientale nella citta' pennese". Lo affermano in una nota Emidio Camplese e Gilberto Petrucci, esponenti del movimento politico "Penne Citta' Aperta" (Pca). "La legge regionale istitutiva n. 26 del 1987 della riserva naturale 'Lago di Penne', successivamente modificata con la 97 nel 1989 - si legge nella nota - e' ormai desueta, necessita di un tagliando legislativo, deve essere ammodernata, anche alla luce della nuova normativa comunitaria, con l'obiettivo di rilanciare una delle aree protette piu' importanti d'Italia. Crediamo che la riserva regionale sia uno strumento strategico per ampliare l'offerta turistica della citta'; il connubio ambiente e centro storico non e' stato mai potenziato o rilanciato negli ultimi anni. Proponiamo, pertanto, di costruire un percorso finalizzato a una collaborazione attiva tra il Parco del Gran Sasso-Monti della Laga, i cui confini sono posizionati vicino la riserva, coinvolgendo i Comuni di Montebello di Bertona e Farindola, affinche' Penne possa diventare la 'Porta naturale del Parco' sul versante pescarese. Istituire, poi, nuovi servizi all'interno dell'area portetta, come il Lapiss, il Linea (laboratorio dell'immagine naturalistica per l'educazione ambientale) o l'Anvr (archivio naturalistico video-fotografico regionale) per incrementare la presenza di studiosi e attivita' didattiche. E, non per ultimo, e' necessario rivedere la struttura del Comitato di gestione della riserva 'Lago di Pene', oggi divenuto un 'chiacchierificio' senza poteri. Auspichiamo - concludono Camplese e Petrucci - l'intervento del sindaco di Penne, Rocco D'Alfonso, affinche' possa stimolare il legislatore regionale ad approvare in tempi brevi la revisione della legge regionale 26 del 1987 e, non per ultimo anche in vista della finanziaria regionale, garantire i fondi ordinari al Comune per la gestione annuale evitando ulteriori tagli". 

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