Il Comune di Chieti ripianera' in trent'anni il disavanzo di 27 milioni di euro proveniente dal riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi: la quota che gravera' sul bilancio di previsione 2015 sara' pari a 963 mila euro. E' uno dei dati emersi dalla conferenza stampa tenuta dal sindaco Umberto Di Primio e dall'assessore al bilancio Valentina Luise in vista dell'approvazione, da parte del Consiglio comunale, del bilancio di previsione stesso. Bilancio di previsione che ha trovato un equilibrio attraverso l'accantonamento di risorse per 3,6 milioni di euro nel Fondo Crediti Dubbia Esigibilita' ed ha richiesto una accorta revisione della spesa prevedendo tagli che andranno ad investire diverse funzioni con esclusione del sociale. "Per il bilancio di previsione 2015 - ha evidenziato Di Primio - laddove e' stato possibile abbiamo eliminato spese inutili. Un nuovo approccio di intendere le relazioni pubblico e privato e' incarnata in questo nuovo bilancio. Bisogna infatti capire che gli Enti Pubblici, garantiti i servizi, non possono finanziare tutto, anche in ragione dei pesantissimi tagli che provengono dal Governo centrale e che per Chieti equivalgono a 15.000.000 di euro in cinque anni". "La mia amministrazione - ha aggiunto - ha riconosciuto 10.671.000 euro di debiti fuori bilancio maturati durante il precedente mandato di centrosinistra (2005/2010) e alcuni risalenti ad anni precedenti. Nonostante tutto, posso affermare, in controtendenza al trend nazionale, che dal 2009 ad oggi l'indebitamento pro capite, a Chieti , e' diminuito, passando da 1.777 euro nel 2011 a 1558 nel 2014". "Sicuramente metteremo in atto una serie di iniziative anche sulle societa' partecipate del Comune ovvero Chieti Solidale e Teate Servizi, perche' non e' possibile riscontrare una differenza pari a -37% fra l'accertato e l'incassato delle entrate tributarie come Imu e Tasi e addirittura -87% fra l'accertato e l'incassato delle entrate extratributarie come mensa scolastica, servizio idrico, concessioni edilizie, contravvenzioni e tariffe scuolabus. Il leggero aumento di servizi come acqua, servizio scuolabus e Tari - ha concluso Di Primio - e' dovuto unicamente al maggiore aumento dei costi degli stessi e all'adeguamento ai dati Istat nazionali''. Il primo cittadino ha inoltre evidenziato come i 27 milioni non costituiscano un disavanzo imputabile al suo mandato precedente ovvero la consiliatura 2010-2015.
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